A seconda della posizione assunta in mezzo al campo dal talentuoso mancino, la Salernitana passerebbe in automatico dal 3-5-2 al 3-4-1-2. Per quanto riguarda le scelte di formazione, in attacco nonostante musi lunghi, battibecchi, mugugni, scarsa vena realizzativa e tante altre cose di cui s’è dibattuto dopo appena 5 giornate, Sannino è pronto a rilanciare Coda e Donnarumma: da loro s’aspetta che tornino ad indossare le vesti dei gemelli del gol, che si cerchino, che diano profondità, che sfruttino le occasioni che la squadra riuscirà a creare e che diano anche una mano in fase di non possesso. Solo così, infatti, la Salernitana può permettersi il “lusso” di utilizzare Rosina e due punte.
Senza questa disponibilità al sacrificio, col passare delle giornate Rosina potrebbe essere anche stabilmente avanzato al fianco del centravanti. Senza dimenticare che c’è anche Caccavallo che scalpita, in attesa di una chance di partire titolare. Per il resto, a difesa della porta di Terracciano vanno verso la riconferma Schiavi e Bernardini, che si sono battuti come leoni a Cesena. Al posto dell’infortunato Perico, invece, giocherà uno tra Mantovani e Tuia (le quotazioni del romano sono in rialzo). Sulle fasce Vitale e il rientrante Laverone. Solo panchina per Zito e Busellato, come pure per Joao Silva ed Improta, che non sono riusciti a “pungere” al Manuzzi.