Una delle poche realtà del settore nel territorio dell’Agro-Nocerino-Sarnese che riesce a dare una risposta positiva, sia in termini occupazionali che come realtà economica del territorio, in quanto rappresenta un florido sistema produttivo del settore dell’intero Agro, capace di assicurare lavoro anche attraverso l’indotto.
Indubbiamente, sono stati commessi non pochi errori per il passato, ma oggi, se vogliamo salvare la struttura o meglio ancora rilanciarla, bisogna cambiare passo”. Passamano, continuando: “Occorre evitare di fare i “tifosi” degli uni e degli altri ma lavorare su proposte consistenti che diano molte opportunità alla struttura ortofrutticola, già all’avanguardia nell’Agro, non solo nel Mezzogiorno, ma in tutto il Paese.
Quindi, la CISL di Salerno chiede alle istituzioni, soprattutto ai due sindaci, Torquato e Bottone, persone perbene e con un forte senso di appartenenza verso il bene comune, di fare un salto di qualità, di portare ai tavoli deputati la discussione su proposte concrete di quelle tangibili che la nostra organizzazione sindacale sollecita, a partire dalla sottoscrizione di decine di convenzioni con enti e mense scolastiche, universitarie ed aziendali, con istituti professionali alberghieri, con tutta la catena della ristorazione e alberghiera delle costiere Amalfitana, Cilentana e Sorrentina, concordando esplicitamente l’acquisto di prodotti, di ortaggi e frutta direttamente presso la struttura mercatale di Pagani-Nocera, favorendo così la “filiera corta”.
Ed infine: “Di questo e di altro ancora la Cisl propone e chiede che venga discusso. Siamo fuori tempo massimo e non si può lavorare per il futuro con lo sguardo rivolto al passato…si corre il rischio di sbattere contro il muro!!!”