A partire dal 2009, il sostituto procuratore della Repubblica di Salerno, dottor Angelo Frattini, aveva aperto un procedimento penale contro il museo privato ed attivato l’Avvocatura dello Stato in quanto il bene di particolare interesse storico – culturale doveva essere restituito allo Stato. Nei giorni scorsi, dopo sette lunghi anni di controversie legali, la seconda sezione civile del Tribunale di Roma, giudice Matilde Campanella, ha sancito che “anche ai reperti della Seconda Guerra Mondiale, al pari di quelli per l’antichità, può essere riconosciuto un vincolo di originalità, storicità e importanza. Quel carro armato ha un particolare interesse storico-culturale e non poteva essere privatizzato; è un bene dello Stato, di proprietà pertanto del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali”. Il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali dovrà ora dare esecuzione alla succitata sentenza tramite l’Avvocatura dello Stato e quindi definire le modalità e soprattutto la destinazione per la futura esposizione dello Sherman DD. Considerato che il mezzo militare è stato rinvenuto nelle acque antistanti la costa del Comune di Capaccio Paestum, uno dei luoghi simbolo dell’Operation Avalanche, 9 settembre 1943, e che ogni anno sul territorio si celebra la storica ricorrenza del “Memory Day” in particolare presso la spiaggia ed il Monumento in onore della 36Th Divisione Texas dell’Esercito degli Stati Uniti d’America e considerata la grandissima importanza del reperto bellico, la cui esposizione costituirebbe un fortissimo richiamo culturale, storico e turistico per la Città di Capaccio Paestum, la Giunta Comunale, guidata dal Sindaco Italo Voza, con proprio atto deliberativo n. 332 del 23.09.2016, ha chiesto al Ministero dei Beni Culturali che la destinazione definitiva dello Sherman DD sia quella originaria di Capaccio Paestum, luogo laddove il carro armato fu utilizzato nel 1943 e luogo nel quale fu ritrovato e riportato alla luce nel 2002. A tal fine, vi è l’idea di attivare un’immediata collaborazione con il Parco Archeologico e il Museo Nazionale di Paestum, diretto dal dottor Gabriel Zuchtriegel, al fine di individuare in tempi brevi una location adeguata per l’esposizione dello Sherman DD.
“Seguo con interesse questa vicenda dal 2008, da quando ricoprivo il ruolo di consigliere comunale delegato ai beni culturali e al marketing territoriale – dichiara il dottor Carmine Caramante, Portavoce del Sindaco dottor Italo Voza. L’importanza di questo reperto bellico è enorme, il suo valore in termini storici e culturali è inestimabile. Questo solo pezzo vale per intero tutte le collezioni che ci sono al mondo sui reperti della Seconda Guerra Mondiale. Poterlo esporre in forma permanente sul territorio di Capaccio Paestum sarebbe un ulteriore valore aggiunto per il nostro territorio costituendo un fortissimo richiamo culturale, storico e turistico per la Città di Capaccio Paestum. L’idea potrebbe essere quella di realizzare una teca in vetro antisfondamento per poterlo esporre nei pressi del Monumento alla 36th Divisione Texas in Villa Comunale a Torre di Mare così da costituire un vero e proprio Parco della Memoria con all’interno uno dei tre Sherman DD ancora esistenti al Mondo. Oppure, attraverso la collaborazione della Direzione del Parco Archeologico di Paestum, trovare una location diversa, magari all’interno del Museo di Paestum dato che, come sancito dalla sentenza del Tribunale, ai reperti della Seconda Guerra Mondiale, al pari di quelli per l’antichità, va riconosciuto il vincolo di originalità, storicità ed importanza. Non sta a me ricordare a tutti quanto sia forte nel Mondo il Turismo della Memoria, il ricordo è motivo di viaggio per tanti visitatori. Avere questo carro armato a Capaccio Paestum e poterlo esporre arricchirebbe ulteriormente la nostra offerta turistica e culturale collegandola anche alla storia moderna e contemporanea”.
Commenta