I reati contestati sono relativi all’inquinamento causato dai reflui di origine animale che, senza idoneo smaltimento a norma di legge, erano accumulati nei paddock dove vivevano gli animali e sversati nei terreni circostanti.
“Ci troviamo costantemente di fronte al reiterarsi di un gran numero di reati che si perpetrano indisturbati: dal maltrattamento all’inquinamento e alla mancata tutela della salute pubblica.
Questo fenomeno ampiamente diffuso, come dimostrato dalle maxi operazioni condotte dalle forze dell’ordine su nostra denuncia, segnala una grave e critica situazione che deve essere affrontata in modo organico e a più livelli con un serio impegno del Governo che continua, invece, a non rispondere alle nostre interrogazioni in merito.
Questo è il segnale che i Ministri danno: l’assenza dello Stato e la mancata applicazione delle normative vigenti.” -dichiara il portavoce parlamentare del movimento cinque stelle On. Paolo Bernini che prosegue: “Non è “solo” un problema etico relativo agli animali, ma di tutela della salute pubblica e dell’ambiente.
Le collusioni locali e gli interessi privati rappresentano un sistema tipico che va scardinato, riaffermando il ripristino della legalità e attaccando senza paura le sacche della malavita organizzata che spesso investono anche in questo settore, con un sistema ramificato di soggetti corrotti che ricoprono ruoli determinanti per il mantenimento del sistema stesso.”
“Come lega del cane ci troviamo di fronte a queste situazioni di maltrattamento, degrado e negligenza in modo costante. Questa è ormai la normalità, la prassi. È vergognoso che solo per le nostre denunce si agisca, mi domando se le autorità preposte al controllo di queste strutture non abbiano mai visto o non abbiano voluto vedere. In ogni caso, è evidente che sussistono chiare responsabilità di cui ci auguriamo siano chiamati a rispondere tutti di fronte alla giustizia”- dichiara Alfredo Riccio delegato della Lega Nazionale difesa del cane.