Il Marsili, il più grande vulcano attivo situato nelle acque del Mediterraneo tra la costa del basso Cilento e la Calabria è un vulcano sommerso che se dovesse risvegliarsi – come scrive Il Mattino – potrebbe diventare pericoloso per tutte le popolazioni che abitano le zone tirreniche, costa cilentana e golfo di Policastro compresi.
Una scossa di terremoto di magnitudo 3.2 con epicentro vicino al vulcano è stata registrata mercoledì mattina a poche ore dall’intervento del professore Dramis a Ceraso. Altre scosse erano state registrate nei giorni scorsi. Il sisma avvenuto in mare aperto non è stato avvertito sulla costa o dagli abitanti delle isole vicine ma preoccupa per la vicinanza dell’epicentro al Marsili.
Il Marsili ha una natura esplosiva e viste le sue dimensioni un’eruzione violenta provocherebbe uno tsunami che in meno di trenta minuti colpirebbe le coste di Campania, Calabria e Sicilia. Per il professore Dramis l’unico modo per convivere con questo «pericolo» è conoscerlo. Il rischio non si può eliminare, solo mitigare.