Le rapine le mettevano in atto sempre allo stesso modo: utilizzavano una Alfa Romeo 147 nera e usavano sempre le stesse armi, fucili a canne mozze. Un modus operandi utilizzato in diverse rapine nel Salernitano- in particolare a Pontecagnano Faiano e Oliveto Citra – che oggi, nel corso della operazione Italo, ha consentito di sgominare diversi gruppi criminali. Non solo: accertato il collegamento tra il giro di rapine e lo spaccio di droga. I soldi ricavati dai colpi messi a segno, infatti, venivano utilizzati per l’acquisto di droga, coca ed eroina, nelle piazze di spaccio della camorra, a Scampia. Droga che poi veniva rivenduta.
Cinque i gruppi criminali individuati. Gli indagati sono, a vario titolo, ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata alle rapine, porto abusivo d’armi, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti e spaccio di sostanze stupefacenti.
Intercettazioni, analisi dei video delle rapine e anche la collaborazione di elementi di spicco delle bande hanno consentito di far luce sul complesso sistema dove ognuno aveva un ruolo ben preciso. Le indagini dei carabinieri della Compagnia di Battipaglia hanno appurato che tutti i gruppi criminali individuati si approvvigionavano di droga nelle piazze di spaccio di Scampia, le Vele al pari del Villaggio dei Puffi, nonché a Torre Annunziata e Boscoreale. Non solo.
Uno dei cinque gruppi criminali sgominati aveva anche ‘ramificazioni’ anche nel settore della prostituzione: uno degli arrestati, infatti, gestiva alcune giovani ragazze; una in particolare la facevano prostituire nella zona della Litoranea, a Salerno, in cambio di sostanza stupefacente con l’introito di percentuali sui profitti sessuali.
L’inchiesta prende il via dalla rapina perpetrata alla sala scommesse Eurobet di Pontecagnano Faiano messa a segno il 5 dicembre 2013 da tre uomini armati di un fucile a canne mozze. Di lì si è scoperto che lo stesso gruppo nei mesi precedenti aveva rapinato la pizzeria La Basculla, un amministratore di condominio di Pontecagnano Faiano ed un bar ad Oliveto Citra. I soldi delle rapine erano utilizzati per comprare partite di droga, prevalentemente eroina, da spacciare sul territorio. E’ stato intercettando le conversazioni telefoniche dei rapinatori che gli inquirenti hanno accertato l’esistenza di altri tre gruppi criminali dediti allo spaccio di droga, attivi prevalentemente a Pontecagnano, Salerno e Giffoni Valle Piana.
LA CONFERENZA STAMPA
OPERAZIONE ITALO DEI CARABINIERI, INTERVISTA MONTEMURRO E GIUSTI
INTERVISTA AL COMANDANTE DELLA COMPAGNIA CARABINIERI DI BATTIPAGLIA
IL COMUNICATO UFFICIALE DEI CARABINIERI.
Questa mattina, i Carabinieri della Compagnia di Battipaglia hanno dato esecuzione, a Battipaglia, Pontecagnano Faiano, Giffoni Valle Piana, Montecorvino Rovella, Salerno, Napoli, Roncello (MB) e Potenza Picena (MC), ad un’ordinanza applicativa di misura cautelare, emessa dal Tribunale di Salerno su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 62 persone (27 in carcere, 2 ai domiciliari e 33 all’obbligo di dimora con permanenza notturna in casa ed obbligo di firma), ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alle rapine, porto abusivo d’armi, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti e spaccio di sostanze stupefacenti.
L’attività investigativa, denominata “ITALO”, trae origine da una serie di rapine perpetrate, a partire dal dicembre del 2012, in danno sia di pubblici esercizi che di privati cittadini a Pontecagnano Faiano, con l’utilizzo anche di un fucile a canne mozze.
I primi sospetti si concentravano sui pregiudicati TROVATO Mario, detto Simone o’ Milanese, e SPINA Felice, i quali erano legati alla storica famiglia criminale “BOCCALUPO” di Pontecagnano Faiano, dedita prevalentemente a reati predatori ed allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Gli sviluppi investigativi consentivano di individuare un pericoloso sodalizio criminale dedito principalmente alle rapine, promosso ed organizzato da TROVATO Mario, PETOLICCHIO Biagio, NOSCHESE Giovanni, CACCAVALE Alessandro e PANE Giuseppe, e di comprovare il loro coinvolgimento in quattro episodi delittuosi commessi a Pontecagnano Faiano ed uno ad Oliveto Citra.
L’indagine permetteva di:
- risalire al luogo ove venivano custodite le armi e l’autovettura (un’Alfa Romeo 147) utilizzate per compiere i delitti e procedere al loro sequestro;
- dimostrare il reimpiego degli illeciti proventi da parte di due di loro (TROVATO e CACCAVALE), per lo scopo associati ad altri pregiudicati dediti allo spaccio degli stupefacenti (DE LUCCI e SPINA), nell’approvvigionamento di sostanze successivamente smerciate, a Pontecagnano Faiano, da giovani incensurati del posto;
- individuare ulteriori tre distinti gruppi criminali dediti al traffico ed allo spaccio di stupefacenti ed i ruoli ricoperti dai sodali (promotori, finanziatori, cassieri, referenti di zona, organizzatori per lo spaccio, fornitori di stupefacenti, corrieri addetti all’acquisto ed al trasporto e pusher), operanti a Pontecagnano Faiano, Giffoni Valle Piana e Salerno – quartiere Pastena;
- localizzare e trarre in arresto il catturando FUSCO Carmine, classe 1974, affiliato al clan camorristico “Amato – Pagano”, ricercato in quanto condannato alla pena definitiva di dieci anni e sette mesi di reclusione per associazione finalizzata al traffico ed allo spaccio di stupefacenti;
- raccogliere elementi di colpevolezza a carico di due indagati per induzione e sfruttamento della prostituzione, per avere costretto al meretricio una tossicodipendente salernitana, gestendo gli appuntamenti con i clienti e trattenendo parte delle somme di danaro percepite a titolo di protezione;
Complessivamente, l’attività, protrattasi sino al dicembre 2015, ha consentito di:
- iscrivere al registro degli indagati 153 persone, di cui 62 attinte da misura cautelare;
- scoprire n. 4 rapine e sequestrare l’autovettura, già provento di rapina, utilizzata per perpetrarle;
- sequestrare un fucile cal. 20 a canne mozze ed una pistola cal. 7,65 priva di tappo rosso;
- sequestrare grammi:
- 1200 di eroina;
- 600 di hashish;
- 30 di cocaina.
Contestualmente al provvedimento restrittivo, sono state effettuate 35 perquisizioni delegate, nei confronti di altrettante persone non colpite da misura cautelare ma indagate, nel medesimo contesto, sempre per reati in materia di stupefacenti, in diversi Comuni ubicati nelle province di Salerno e Napoli.
Nel corso delle stesse, venivano tratte in arresto, in flagranza per i reati a fianco di ciascuna di esse indicate, le seguenti persone:
- Luigi BOCCACINI, 40enne di Pontecagnano Faiano, per detenzione ai fini di spaccio di 70 grammi di hashish;
- Alfonso D’AMATO, 27enne di Salerno, per detenzione ai fini di spaccio di 250 grammi di marijuana e detenzione abusiva di una pistola cal. 7,65 modificata, completa di 12 proiettili;
- Ernesto DAPONTE, 37enne di Bellizzi, per detenzione ai fini di spaccio di 2 grammi di eroina ed 1 di cocaina nonché materiale per il taglio ed il confezionamento dello stupefacente;
- Elisa DI MAIO, 36enne di Salerno, per detenzione ai fini di spaccio di 5 grammi di eroina, suddivisa in altrettante dosi;
- Alfonso GIORDANO, 48enne di Salerno, per detenzione abusiva di una pistola cal. 7,65 modificata e n. 37 proiettili;
- Giovanna RUSSI, 39enne di Pontecagnano Faiano, per detenzione ai fini di spaccio di una pianta di marijuana del peso di 440 grammi circa.
Sono attivamente ricercate due persone, di cui una di nazionalità polacca ma residente sul territorio nazionale, colpite dall’ordinanza applicativa della custodia in carcere in argomento.