Normalmente l’intervento viene eseguito con metodiche invasive che richiedono un periodo di ricovero di almeno sette giorni, di frequente è necessario l’utilizzo di un busto ortopedico per limitare le complicanze che talvolta risultano molto invalidanti.
Con la nuova metodica messa a punto, grazie alla collaborazione tra il dott. Vincenzo Martino ed il Prof. Sebastian Froelich dell’ospedale Lariboisière di Parigi, l’intervento viene effettuato in anestesia locale, con una degenza massima di 12 ore, riducendo in tal modo a zero i rischi tromboemolitici.
Oltre agli effettivi vantaggi per il paziente, dato il limitato periodo di ricovero, si determina una notevole economia per la spesa a carico dell’Azienda ospedaliera.
Questa nuova tecnica a breve sarà validata a livello internazionale.