” E’ arrivato il momento – scrive Cardiello – di prendere una posizione ufficiale, di natura politica ed amministrativa.
Le notizie si susseguono da settimane e, a parte qualche nota stampa, nulla è stato messo nero su bianco.
L’ipotesi di delocalizzare le Fonderie Pisano nella Piana del Sele, in un’area nei pressi del comune di Campagna,dunque al confine con la nostra Città, desta sconcerto e preoccupazione.
D’altra parte, nel mese di maggio, siamo stati i primi a denunciare questa eventuale ipotesi. Non bastano le rassicurazioni giornalistiche fatte dal primo cittadino, ma occorre fare di più.
Nella lettera inviata al Sindaco, si chiede esplicitamente di deliberare sulla tematica con un atto collegiale e alla presenza di tutta la giunta comunale.
Successivamente il consiglio comunale congiunto con i colleghi di Campagna, non potrà esimersi dall’esprimere il proprio e convinto NO a questa sciagurata scelta.
Non possiamo consentire di distruggere l’agricoltura, il turismo e le attività produttive dell’intera Piana del Sele, ma dobbiamo assolutamente reagire.
Forza Italia è pronta, sin da subito, a fare le barricate. Il tempo delle indecisioni è finito.
Sulla vicenda netta anche la posizione del sindaco di Eboli Massimo Cariello:
Immaginare una delocalizzazione di Fonderie Pisano a San Nicola, da parte di chi nemmeno conosce il territorio, come nel caso della proposta di un’associazione salernitana, oltre che scorretto istituzionalmente, è anche illogico e senza alcuna possibilità di realizzarsi. Questo territorio ha una sua specificità nel campo ambientale, dello sfruttamento delle energie alternative e del rispetto dei luoghi. Da quando si è insediata la mia Amministrazione, nel luglio dello scorso anno, le politiche per l’ambiente hanno avuto un’impennata, concentrando gran parte dell’impegno dlel’Amministrazione comunale. Siamo una città ed un Governo locale vicino alle produzioni agricole di qualità, sostenendo una grande ricchezza della Piana del Sele quale le produzioni di quarta gamma.
Le stesse politiche di sviluppo urbanistico hanno a cuore gli spazi e l’ambiente per garantire il massimo della vivibilità ai cittadini. In questo quadro non c’è nessuno spazio per una delocalizzazione quale quella delle Fonderie Pisano, anche se l’ipotesi avanzata da un’associazione credo non abbia alcun peso sul piano istituzionale. Sento parlare anche di ipotesi in territori limitrofi come Campagna, ma sono certo che si tratti di fantasie montate ad arte. La Piana del Sele, le sue comunità e gli amministratori che ne hanno la responsabilità non saranno ostaggio di insediamenti industriali che non rispondano alle politiche di sviluppo messe in campo. Peraltro, si tratta di aree già altamente inquinate da discariche diffuse sia nella Piana, sia nel comprensorio degli Alburni ancora da bonificare pienamente: Per tutti questi motivi sono cosciente che una delocalizzazione come quella ipotizzata in queste ore non abbia alcuna possibilità di venire realizzata: Infine, abbiamo gia avviato un tavolo tecnico al fine di valorizzare la struttura di San Nicola Varco, con progetti incompatibili con ipotesi di delocalizzazioni industriali.