Qualche assenza grava sulle opzioni di formazione: “Non ho la rosa completa a disposizione – ammette coach Indennimeo – ma non mi dispero. Sono certo di poter contare su un gruppo motivato e serio, che durante la fase di preparazione atletica ha dimostrato di voler dare un seguito agli ottimi risultati della scorsa stagione. Non sarà facile, ogni partita è una storia a sè ed abbiamo assoluta necessità di provare ad iniziare col piede giusto, anche grazie al supporto dei nostri tifosi”.
Il campionato di C1 quest’anno prevede anche una trasferta in Calabria, così come accaduto in serie C2: “Quest’anno affronteremo anche il Rugby Rende, formazione di cui ricordo l’organizzazione ma non quanto servirà. Sarà importante capire come reagiranno le nostre rivali durante questo incontro con una squadra diversa dalle altre, che gioca un rugby diverso e sa come fare per indirizzare la partita a proprio vantaggio. Preferisco, per ora, pensare alla mia partita ed ai miei ragazzi, ai quali ho chiesto sin da subito il massimo della concentrazione. Il resto lo valuteremo di giornata in giornata”.
Anche il presidente dell’ASD Arechi Rugby, Roberto Manzo, ha voluto regalare un breve messaggio di augurio per l’inizio della stagione sportiva: “L’anno scorso il risultato è stato agrodolce, considerato che ci affacciavamo per la prima volta ad un campionato elitario come quello della poule promozione della serie C1 ed abbiamo più che ben figurato, arrivando addirittura a perdere tre incontri per uno o due punti di scarto. Con i se e con i ma non si vince nulla, è sempre stato il campo a parlare e anche stavolta lasceremo che sia quest’ultimo a dire la verità: auguro di cuore ai ragazzi di potersi esprimere al meglio, consapevoli che quest’anno abbiamo gli stessi obiettivi ma ancor più voglia di raggiungerli. Forza Arechi!”.
Le attività sono ovviamente iniziate anche per i settori giovanili: “Non è una novità – ribadisce il presidente Manzo – che l’Arechi Rugby si muova principalmente per garantire un buon margine di crescita e di evoluzione del nostro sport a partire dai più piccoli. Già un mese fa abbiamo ripreso le nostre attività ufficialmente, a partire dalla categoria under 6 fino ad arrivare all’under 18, passando per l’under 16 e seniores femminile. Siamo fiduciosi sul movimento che si sta creando attorno alla nostra realtà, con numerose scuole che richiedono il nostro intervento per favorire la diffusione della cultura ovale ai propri studenti. Questo, a mio parere, rappresenta il vero fiore all’occhiello della nostra società”.
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