La foto della Raggi sul tetto?
Poi ingaggia i giovani dem nella campagna per il sì: “Questa partita l’avete in mano particolarmente voi, noi abbiamo bisogno di recuperare in alcune zone, abbiamo soprattutto bisogno di un impegno capillare dei più giovani”. Prima sulla questione morale: “Un Parlamento che sceglie Alessandro Di Battista e non Ilaria Capua è un parlamento che sceglie la morale doppia”.
“C’è bisogno che ciascuno di voi – ha esortato ancora Renzi – si faccia l’elenco delle sue scuoleprovincia per provincia, territorio per territorio”. Poi ci sono iniziative a tappeto che culmineranno nel weekend della Leopolda, il 13 o 20 novembre. Eppure la soluzione meno costosa e più sostenibile ci sarebbe, e sarebbe a portata di mano, creando anche posti di lavoro: con piccoli impianti comunali elettromeccanici e con una forte spinta al compostaggio domestico e di comunità, si potrebbe ad esempio creare un quantitativo abbondante di compost prezioso per i campi. Noi li abbiamo denunciati. Le cose dipendono non da chi le dice ma da come sono.
“È imbarazzante il modo con cui si sta facendo campagna contro il sì al referendum“, ha proseguito.
Il premier infine – sempre attaccando i 5Stelle – afferma:”Sulle inchieste” e i processi “che hanno coinvolto Vincenzo De Luca, Vasco Errani, Filippo Penati, Stefano Graziano, tutti assolti, sono state dette da giornali e 5 Stelle autentiche, vergognose falsita’”. Le riforme, ha spiegato ai giovani, non rappresentano “un attacco alla democrazia”, ma “un attacco alla burocrazia”.
Il premier ha confermato la disponibilità a cambiare l’Italicum: “Oggi il referendum è un pezzo della nostra credibilità”. Non condivido, ma ci sto.
Il premier chiude con il Ponte sullo Stretto, e, rispondendo a coloro che criticano l’approccio al progetto stesso solo perchè era nel programma del governo Berlusconi, Renzi dichiara che l’odio per la fazione avversa non deve essere tale da scartare idee che possono far del bene al Paese.
Il segretario del Pd, Matteo Renzi, all’attacco di M5s e della ‘doppia morale’ con la quale il Movimento di Beppe Grillo opera. “Tanti parlamentari del M5s – ha aggiunto – ci hanno attaccato dicendo che eravamo il partito delle tangenti. E’ importante l’Italia. E non vogliamo che il giorno dopo il referendum l’Italia sia più debole e difficile da governare”