Le nuove tecniche esecutive utilizzate sin dalla produzione musicale del secondo Novecento costituiscono, infatti, un fondamentale punto di partenza nel percorso di ampliamento delle possibilità espressive della musica, ancora più efficaci se utilizzate in simbiosi con le ampie caratterizzazioni ed elaborazioni timbriche offerte dal suono elettronico. A questo evento ci si è preparati con ben tre masterclass e una conferenza, passando attraverso l’Integra Live di James Bullock, e il Live electronics di Johan Van Kreij, grazie alla collaborazione con l’Ufficio Relazioni Internazionali, i cui conservatori d’appartenenza hanno inviato opere che verranno eseguite nel corso della rassegna; la riflessione sulla performance di Curtis Road in collaborazione con CRM e Ambasciata Americana; le Coreografie di Pietro Polotti e Sarah Taylor. Le molteplici esperienze musicali e di ricerca che verranno presentate in questa edizione sono espressione della complessità del mondo attuale e dei diversi modi con cui si esprime la creatività musicale: interazione fra strumento tradizionale ed elettronica, ascolto acusmatico, opere audiovisuali, improvvisazione con strumenti elettronici, esecuzione con interfacce gestuali.
Il 5 ottobre alle ore 17, si vivrà il taglio del nastro, a cominciare dalle sale con installazioni “S.T.One” un’opera basata su di un sistema di ascolto omnidirezionale realizzata da Giuseppe Silvi, del Conservatorio Santa Cecilia di Roma, e le installazioni di due studenti di Musica Elettronica del Conservatorio di Salerno dal titolo “Dualità” per sistemi di diffusione multicanale, suoni e algoritmo di generazione musicale, firmata da Andrea Secondulfo e “Sound Screen” per sistema interattivo e multimediale suoni e algoritmo di generazione musicale ideata da Antonio Russo. Quindi bentre concerti con opere di docenti e studenti delle scuole di Musica Elettronica di Conservatori italiani e stranieri, come il Conservatorio di Bolzano, docente Roberto Zanata, il Conservatorio di Trapani, docente Marco Gasperini, il Conservatorio di Birmingham, con un’opera di Simon Hall, Richard Barret e Kees Tazelaar del Conservatorio di Den Haag,unitamente a opere di giovani studenti del Conservatorio di Salerno, tra cui Gallo e Barone, studenti del corso di Musica applicata alle immagini, e all’Università di Tor Vergata, con opere provenienti dal Master in Sonic Arts, di cui sarà possibile ascoltare un lavoro di Giorgio Nottoli, già ospite a Salerno nel 2014 e un lavoro di Giovanni Costantini, coordinatore del Master.
Evento della prima giornata, alle ore 20, Interazioni, con una scaletta che vede un opera molto particolare di Steve Reich, Pendulum Music, interamente basata sul feedback, e composizioni per strumento ed elettronica in tempo reale di studenti dei corsi di musica elettronica in prima esecuzione assoluta Kiara Amici, Alberto Giordano e Michele Barbato e due opere acusmatiche di due ex-studenti Leo Cammarano e Viviana Palladino.
La seconda giornata, il giovedì 6, saluterà il ritorno del compositore Michelangelo Lupone, il quale alle 17 terrà un seminario sul WindBack, un sistema innovativo da lui inventato che, come molte opere installative da lui realizzate, permette di proporre suoni inauditi ed estremamente espressivi. Il Windback realizza l’Aumentazione del sassofono, strumento la cui I cattedra in Italia è stata istituita proprio qui a Salerno. L’evento serale, dal titolo “Azioni e RetroAzioni” saluterà infatti la partecipazione del sassofonista e didatta dell’Accademia di Santa CeciliaEnzo Filippetti, che eseguirà tre brani scritti appositamente per il Windback due dei quali in prima esecuzione assoluta, tutti realizzati presso il CRM-Centro Ricerche Musicali di Roma: In sordina, di Michelangelo Lupone, S4EF di Giuseppe Silvi e Ame Lie di Alessio Gabriele, docente a Salerno. Il suo brano e quello di Russo, prevedono la partecipazione del soprano Eleonora Claps, una giovane promessa del repertorio contemporaneo ed elettroacustico, ex studentessa del Conservatorio di Salerno sotto la guida di Elisabetta Scatarzi. I brani eseguiti verranno presentati anche a Roma, al Festival Internazionale EMUFest organizzato dal Conservatorio Santa Cecilia a fine ottobre, unitamente ad una nuova opera di Silvia Lanzalone.
Gran finale il 7 ottobre con uno dei guru della musica elettronica John Chowning, una partecipazione dovuta ad un progetto promosso dal Dipartimento di Nuove Tecnologie del conservatorio di Salerno in collaborazione dei Conservatori di Roma, L’Aquila, Perugia, Cagliari, il CRM, l’AIMI-Associazione Informatica Musicale Italiana e l’Associazione SpazioMusica, che hanno inserito un suo intervento nel XXI CIM – Colloquio di Informatica Musicale appena conclusosi e nel Festival ArteScienza2016 del CRM. John Chowning, importante rappresentante della computer music, scopritore della sintesi FM, da cui deriva un’infinità di musica elettronica dagli anni 70 ad oggi, a cominciare dalle tastiere Yamaha, terrà un seminario “Sound Synthesis and Perception: Composing from the Inside out” con la partecipazione dello splendido soprano Maureen Chowning, per andare a concludere l’intero festival con il concerto Modulazioni, in cui saranno eseguite opere storiche di Chowning e Voices, un lavoro composto di recente in onore della moglie Maureen, nonché Oscura di Jean-Claude Risset, altra figura storica dell’elettronica, più volte eseguito a Salerno.