Dopo 203 minuti, dunque, l’imbattibilità del portiere granata (che era riuscito a non subire reti a Cesena e all’Arechi contro i siciliani) è terminata. Il team di mister Semplici, poi, ha trovato anche il raddoppio sugli sviluppi di un calcio d’angolo: al momento della battuta, Tuia si è ritrovato da solo a dover seguire due avversari (primo errore), Terracciano ha avuto un’esitazione e non è uscito anche se il pallone era nei pressi dell’area piccola (secondo errore) e poi il centrale laziale si è fatto bruciare sul tempo da Mora (terzo errore).
Sul 2-1 per la Spal, la squadra di Sannino non ha mollato e, come era successo contro il Vicenza, è andata alla ricerca del pareggio, riuscendo ad ottenerlo proprio in avvio di ripresa con l’eurogol di Massimo Coda: imbeccato ottimamente da Odjer, l’attaccante metelliano, da posizione defilata, si è coordinato ed ha disegnato una traiettoria imparabile per il portiere avversario. Dieci minuti dopo, però, la Salernitana, che nel frattempo aveva perso per infortunio Tuia (sostituito da Mantovani) ha pagato a caro prezzo un altro errore, quello di Vitale (che ha provato ad effettuare un dribbling al limite della sua area di rigore) e (al di là del dubbio intervento di Mora ai suoi danni) ha subito il gol del definitivo 3-2, siglato da Antenucci: l’attaccante spallino ha fatto valere la sua esperienza nell’uno contro uno con l’ex difensore del Torino e che ha piazzato la palla dove Terracciano non sarebbe mai potuto arrivare, siglando la sua prima rete stagionale.
Rigore non concesso netto alla Salernitana per mani in area di Giani ed ingenua espulsione di Schiavi (già ammonito è stato sorpreso a battibeccare con Zigoni a palla lontana), la squadra di Sannino nel finale ha prodotto davvero poco e gli ingressi di Improta e Joao Silva (a proposito, che fine ha fatto Caccavallo?) non sono bastati per pervenire ad un pareggio che, tutto sommato, la squadra granata avrebbe anche meritato.