L’appuntamento, in programma venerdì 7 ottobre, con inizio alle ore 15 presso la sala Bottiglieri della Provincia di Salerno, mira a sensibilizzare docenti, famiglie e territorio ai problemi dei D.S.A. ma anche e soprattutto offrendo a ciascun insegnante adeguati momenti formativi strettamente legati alla pratica didattica quotidiana.
«Il ruolo della scuola – spiega Grazia Thea Quaranta, presidente della sezione salernitana dell’Associazione Italiana Dislessia e moderatrice del convegno – è determinante; il non riconoscimento del disturbo o la sua inadeguata considerazione costituiscono una preoccupante causa di abbandono della scuola e inducono a scelte scolastiche di basso profilo, condizionando negativamente il futuro dei ragazzi. Ad ogni istituzione scolastica, dunque, il compito di proseguire sul cammino tracciato dalla legge 170 , che ha sancito in Italia il diritto alle pari opportunità nell’istruzione per i ragazzi con dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia».
Le testimonianze dei ragazzi Al convegno, aperto dai saluti del presidente della Provincia, Giuseppe Canfora, intervengono Mirella Amato, dirigente dell’istituto comprensivo Calcedonia di Salerno (“Il centro territoriale per il supporto: funzioni e sviluppo”) , Francesca Felicia Operto, neuropsichiatra infantile presso il policlinico di Bari (“Dsa: l’importanza di una diagnosi precoce”), Rossella Stornaiuolo, dirigente scolastico e formatore scuola Aid (“Didattica inclusiva: indicazioni operative”) e la logopedista Antonella Amodio (“La scuola come fattore di rischio”). A conclusione “I ragazzi dislessici si raccontano – difficoltà e successi del percorso formativo” incontro-dibattito moderato da Grazia Thea Quaranta e Antonella Amodio.
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