L’idea è nata dopo lo scandalo assenteismo venuto a galla nel settembre 2015 in seguito alle indagini della Guardia di Finanza, l’Azienda ospedaliera universitaria inoltrò più di una richiesta al Garante, l’ultima a giugno scorso, per chiarire se il rilevamento digitale violasse o meno la privacy. C’è i l parere favorevo le dell’autorità all’utilizzo delle impronte ritenendo che la modalità, come studiata dall’azienda sanitaria salernitana non sia lesiva per i lavoratori.