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Allagamenti: hanno retto i canali di scolo del Consorzio Destra Sele

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Il maltempo che ha colpito i territori di Pontecagnano, Battipaglia e Eboli ha creato disagi ma contenuti, grazie anche alla capillare opera di manutenzione dei canali di scolo del Consorzio di Bonifica Destra Sele. Problemi si sono registrati soprattutto per i canali secondari privati che si sono allagati mettendo sott’acqua diversi terreni, nella zona bassa di Pontecagnano, a Santa Lucia di Battipaglia e in alcune zone dell’ebolitano.

“Senza i 400 km di manutenzione dei grandi collettori e dei canali di scolo del Consorzio oggi saremmo qui a parlare di un disastro annunciato – sottolinea il presidente del Destra Sele Vito Busillo – invece abbiamo evitato problemi ancora più gravi grazie ad una minuziosa pulizia dei nostri canali realizzata negli ultimi due mesi. E’ evidente che i fenomeni metereologici sono cambiati ed è altrettanto evidente che negli anni si è costruito trascurando gli effetti che le nuove costruzioni – serre comprese – possono creare in campo idrogeologico. Il nostro impegno a regolamentare gli impianti serricoli e a prevenire il rischio è quindi strategico ma servono anche investimenti per l’allargamento di collettori e colatori, e il potenziamento e la riqualificazione degli impianti idrovori che vanno ammodernati per mettere in campo una politica di salvaguardia del territorio”.




“Sia la rete naturale, sia quella artificiale richiedono interventi costanti per assicurare il regolare deflusso delle acque ai fini della salvaguardia della pubblica incolumità e della messa in sicurezza del territorio – spiega Busillo – anche un solo mese di inattività renderebbe i corsi d’acqua intasati con conseguenze facilmente immaginabili in caso di abbondanti piogge. La nostra attività di manutenzione costituisce quindi un fondamentale servizio pubblico dal quale il territorio non può prescindere, a vantaggio non solo dei terreni agricoli, ma anche degli insediamenti urbani e produttivi”.

Infine, gli impianti serricoli: “La regolamentazione che abbiamo attuato, seppur tra tante difficoltà e polemiche, è stata volta proprio alla salvaguardia del territorio e delle imprese. La Piana ospita qualcosa come seimila ettari di serre e circa 60 milioni di metri quadrati di impermeabilizzazione che vanno ad aggiungersi agli oltre 12 milioni di metri quadrati di aree urbane ed industriali. Con l’adeguata regolamentazione avviata degli impianti serricoli, consentiremo alle imprese del territorio di poter proseguire in sicurezza a fare impresa”.

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