Già mattatore in provincia di Salerno, con gli straordinari successi registrati al PalaSele di Eboli e pure da protagonista d’un “Capodanno in Piazza” a Salerno Tiziano Ferro si esibirà all’Arechi al ternine dell’attuale campionato di Serie B . Come ricorda Metropolis, oggi in edicola, Lotito e Mezzaroma non avevano gradito tre anni fa il concerto di Ligabue. Vennero fatti interventi di ripristino sul prato e ci fu un tacito accordo (non senza scaramucce verbali) per evitare altri mega eventi nel principe degli stadi.
Evidentemente le cose sono cambiate. C’è il via liberà del Comune al concerto che avviene a metà tra la fine della passata stagione e l’inizio della successiva. Il 12 luglio è previsto il concerto di Tiziano Ferro. Una ventina di giorni dopo è previsto il debutto in Coppa Italia. Si spera anche che il manto erboso recuperato con grandi sacrifici dai tecnici possa reggere per tutta la durata del campionato. Poi dovrà subire le sollecitazioni per il montaggio del mega palco dell’artista.
LE DATE DEL TOUR DI TIZIANO FERRO
11 giugno: stadio comunale Teghil, Lignano Sabbiadoro
16 giugno: stadio San Siro, Milano
21 giugno: stadio Olimpico, Torino
24 giugno: stadio Dall’Ara, Bologna
28 giugno: stadio Olimpico, Roma
5 luglio: stadio Arena della Vittoria, Bari
8 luglio: stadio San Filippo, Messina
12 luglio: stadio Arechi, Salerno
15 luglio: stadio Franchi, Firenze
Foto archivio comune.salerno.it
E smettetela di chiamarlo il Principe degli Stadi: è un’offesa alla memoria del povero Arechi, che si è visto intitolare quello che è ormai un cadavere come lui, fatiscente dentro e fuori, dove solo noi pecoroni terroni possiamo andare senza provare schifo!.
Speriamo nei soldi delle Universiadi 2019, ma sarebbe meglio farlo daccapo, datemi retta!
Leggo Olimpico di Roma, Franchi di Firenze, Dall’Ara di Bologna, San Siro, stadi comunali dove ogni anno ci sono svariati concerti e nessuno si lamenta del prato, tranne che a Salerno.
La verità è che dopo il NO a Vasco e Jovanotti (andati poi a Napoli) il Comune si è reso conto della grave perdita economica, perchè alla fine il prato lo si deve rifare comunque ogni anno. Piantatela, in tutti i sensi, con questa storia del Sacro Manto Erboso.
PS: Ferro non mi piace, ma ben venga, così da riaprire le porte ad altri artisti.