Il direttore artistico del Teatro delle Arti Claudio Tortora: “Siamo indiscutibilmente un teatro che è anche è soprattutto fabbrica dello spettacolo. Offriamo al nostro pubblico una stagione teatrale scandita da grandi nomi, ma anche rassegne che focalizzano l’attenzione su altre forme di arte. L’anno scorso la stagione di Balletto ci ha regalato grandi soddisfazioni e lo diciamo con bordereau alla mano, numeri importanti che ci hanno spinto ad andare avanti e promuovere una nuova edizione. Quanto alle favole, trovo che sia un appuntamento molto importante per tutta la famiglia. Il biglietto lo paga il bambino e per mano conduce in poltrona mamma e papà. Assistono con gli occhi della meraviglia, sono interessati e credo non ci sia messaggio più importante. Al momento resistiamo, facciamo tutto da soli, ma ci auguriamo quanto prima di un maggiore sostegno da parte del comune”.
Il presidente del C.O.S. Pina Testa: “Si prospetta una Stagione di Balletto con le migliori Compagnie in Italia. Noi, come artisti e professionisti, realizziamo un sogno nel cassetto, nella nostra città e nel nostro teatro. E’ un orgoglio, per noi, esaltare l’estro artistico del sud Italia”. La stagione è organizzata dalla Testa insieme con queste due signore:
Amalia Salzano: presentiamo tre spettacoli di tutto rispetto. Ci affidiamo nuovamente alla Compagnia Nazionale di Raffaele Paganini, coreografata da Luigi Martelletta, per l’inaugurazione l’11 dicembre: Lo Schiaccianoci, balletto natalizio per eccellenza. Proseguiamo, l’8 gennaio, con la E.sperimenti Dance Company, compagnia di punta di GDO (Gruppo Danza Oggi), è uno spumeggiante ensamble dalle dinamiche più diverse e dagli stili più vari che spaziano dal breakin’ al contemporaneo, dal modern al floorwork, dal teatrodanza all’acrobatica. Questa effervescente eccellenza italiana ‘under 35’ ci accompagnerà in un viaggio onirico nelle arie e melodie celebri del Bel Canto italiano ed europeo. Infine, il 12 febbraio chiudiamo con Fredy Franzutti e il suo Balletto del Sud in “Romeo e Giulietta”, una delle storie d’amore più popolari di ogni tempo e luogo.
Emma Ferrante: “Questa rassegna ha un grande valore pedagogico. Oltre ad attirare un pubblico vasto richiama a se i giovani ballerini del territorio che, oltre a studiare, fruendo di questi spettacoli andranno a completare il loro bagaglio. In programma infatti anche l’occasione di respirare con i protagonisti la polvere di palcoscenico, attraverso stage e laboratori”.
Per C’era una volta:
il regista Antonello Ronga: “Portare a teatro tutta la famiglia, perché insieme si cresce e si vive un sogno meraviglioso, è la valenza principale di questa rassegna. La necessità di ritrovarsi, in un family show. Abbiamo cominciato quasi per scommessa, oggi facciamo 3 repliche in una giornata, alle 11, alle 17 e alle 19 e siamo quasi sempre pieni”. Chiude l’assessore Mimmo De Maio: “Amministrazione e teatro: c’è grande sinergia per integrare e ampliare l’offerta culturale della nostra città”.
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