I tifosi sono entrati in chiesa con la bara sulla spalla. Dal pulpito sono giunte parole rincuoranti da padre Salvatore Mancino:«Questa è il messaggio di vita che dovete lanciare, questa è la comunità pacifica che piaceva ad Antonio».
Come ricorda Il Mattino, tredici anni fa, Inverso finì in coma dopo un pestaggio a Sant’Anastasia, durante la partita Ebolitana-Angri. «Cioccolatino» venne intubato e ricoverato in rianimazione. Rischiò la vita per una partita di calcio macchiata dalla violenza dei tifosi. Domani nella sfida a Solofra la società giocherà con il lutto al braccio in memoria di Antonio e prima del match sarà osservato un minuto di raccoglimento.
Eboli piange l’ultras ”Cioccolatino”: chiesa gremita ai funerali
Antonio Inverso, detto «Cioccolatino» per il colore della sua pelle, è morto ieri, a 36 anni, per infarto. Era molto conosciuto nel mondo ultras per il suo tifo per l’Ebolitana. Nella chiesa di San Francesco, sede dei suoi funerali, è stata esposta una coreografia emozionante. Non c’erano solamente i tifosi dell’Ebolitana ma anche un gruppo di ultras del Savoia da Torre Annunziata.
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