Perchè? Diciamo subito che non siamo di fronte ad un nuoco caso Donnarumma come accaduto con Torrente che lo vedeva esterno e non punta centrale e non riusciva a dargli una collocazione adeguata. Qui siamo in presenza di altro.
Tutto è cominciato a Ferrara. Il numero 11 ha segnato dopo quattro minuti il secondo gol del campionato, giocando la sua miglior partita della stagione. Poi al 33’ del secondo tempo una normale sostituzione. Ma da quel cambio Donnarumma non ha visto più il campo. Sannino ha deciso di cambiare modulo e sacrificare una punta, a cominciare dal derby con il Benevento. 3-5-2 che si trasforma in 4-4-2, con il solo Rosina a supporto di Coda. Troppe tre bocche di fuoco, meglio sacrificarne una e offrire più equilibrio alla squadra.
Al Rigamonti Donnarumma che sperava di giocare finisce in panchina. Ma ciò che fa discutere che al bomber di Torre Annunziata gli viene preferito Joao Silva. Non è escluso che Sannino stia lanciando messaggi all’attaccante. Il mister chiede a tutti di tornare, fare reparto difendere. I primi difensori, ha sempre detto il mister, devono essere gli attaccanti. Vuole una squadra operaia Sannino e Coda e Rosina, così come Improta hanno capito la lezione e si sono adeguati. E Donnarumma? Non sappiamo cosa accade in allenamento ma il mister non è impazzito e sa di giocarsi il posto con questa scelta. Anche perchè Donnarumma è un uomo mercato della Salernitana. Più gioca, più segna, più aumenta il suo valore e la possibilità di fare cassa per Lotito. In caso contrario si deprezza.
Potrebbe essere questa la causa dell’esclusione di Donnarumma anche perchè in due partite (Benevento e Brescia) la Salernitana ha subito due gol da calcio piazzato ma Terracciano non ha fatto neppure una parata.