Il piano è il primo del suo genere. Obiettivo: attrarre le grandi aziende. Cento milioni saranno investili per la Zes che interessa le aree portuali. In una lunga intervista pubblicata sul Corriere del Mezzogiorno Economia il secondogenito del Governatore della Campania parla a tutto campo di quella che può definirsi a tutti gli effetti una vera rivoluzione per Salerno.
Il Piano, che è anche il primo nel suo genere presentato da una Giunta comunale, punta a rafforzare il ruolo del Comune di Salerno come soggetto capofila tra settori e sistemi produttivi locali. Il primo step previsto è la creazione di una struttura permanente che coinvolgerà anche altri enti (comuni, Provincia, Università, ecc.) e che dovrà agire in qualità di «agenzia» per lo sviluppo locale e l’attrazione di investimenti, con lo scopo di gestire le problematiche relative alle attività produttive e alla creazione di opportunità e sinergie per imprese già presenti e per le start up che potranno nascere in futuro.
«Insomma – sintetizza De Luca – uno sportello unico per le attività produttive (Suap) “potenziato”, che stimoli lo sviluppo locale, la realizzazione di opere pubbliche e l’attrazione degli investimenti». Lo sportello farà da supporto agli investitori dal punto di vista dei percorsi amministrativi, delle possibilità di reperire eventuali contributi, del tutoraggio e dell’aftcr care per interventi strategici.
L’obiettivo annunciato è soprattutto quello di «attrarre investimenti privati, oltre che sfruttare a pieno i fondi in arrivo, – sottolinea Roberto De Luca a Mezzogiorno Economia – prevedendo azioni a supporto di chi vuole creare sviluppo e occupazione nei nostri territori, in particolare nei settori più vicini alle nostre vocazioni: logistica, It, turismo, agro- industria, agroalimentare, biomedicale, farmaceutico anche attraverso misure di fiscalità locale compensativa che inseriremo già nel bilancio previsionale di fine anno».
Per raggiungere tali obiettivi, lo sportello sarà affiancato da un centro studi, al quale sarà affidato il compito di fare un censimento delle opportunità di investimento nelle possibili aree di sviluppo, facendo riferimento a un’estensione geografica non solo cittadina ma provinciale.
«E’ servirà anche a capire l’effetto dell’allocazione delle risorse pubbliche». I dati poi confluiranno in un database e una piattaforma informatica che, grazie al supporto di soggetti quali Provincia, Camera di Commercio, ecc., potrà offrire tutti gli elementi informativi necessari ai potenziali investitori.
AZIONI PREVISTE
• Promozione delle opportunità presenti nelle possibili aree di sviluppo industriale con creazione di un database per i potenziali investitori, previo censimento
• Azioni di marketing territoriale
• Un desk per facilitare i percorsi amministrativi Partenariati pubblici privati per creazione infrastrutture
• Patto fiscale e Zes: previste misure compensative e di vantaggio per le imprese che pongano in essere investimenti e generino nuova occupazione
• Creazione di una Zona economica Speciale rivolta prevalentemente alle aree portuali e retro portuali con agevolazioni di tipo fiscale, amministrativo e autorizzativo
• Supporto alle imprese: sostegno all’incubazione diffusa, per favorire le start up e la manifattura 4.0
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