Nel capo di imputazione viene descritto che l’imputato, «con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, in qualità di titolare della struttura, presso la quale la vittima era impiegata, con condotte reiterate protratte in modo continuativo molestava la donna con continui e non graditi complimenti a sfondo sessuale, seguendola continuamente in ogni occasione nel corso dello svolgimento dell’attività lavorativa per cercare di ottenere un approccio sessuale e mortificando la stessa con richieste intollerabili». quello civile dal quale poter ottenere un risarcimento dei presunti danni materiali e morali subiti.