“E’ un palazzo storico di 500 metri quadrati – evidenzia Iosca – distribuito su più livelli ristrutturato nei vari solai e già abitabile con qualche piccola opera. E’ stato acquistato per un valore di 170 euro al metro quadrato. L’acquisizione del palazzo storico Anzisi e la sua ristrutturazione, attraverso fondi di finanziamento regionali, ministeriali ed europei, unitamente al recupero della Casa comunale, rappresenterà il primo step di un piano dettagliato a medio termine di riqualificazione di tutto il borgo.
E’ un’idea forte intorno alla quale fare sviluppo. Il nostro obiettivo è ripopolare il centro storico riqualificando le parti pubbliche ed incentivando il recupero di quelle private. Bisognerà favorire la ristrutturazione utilizzando materiali ecosostenibili e rispettosi di storia ed ambiente con la partecipazione a bandi regionali. Bisognerà richiamare l’attenzione con sistemi attrattivi economici, basse pressioni fiscali e prezzi calmierati sulle giovani coppie”.
Una convinzione che si basa su dati statistici: Albanella è l’unico paese della Valle del Calore in controtendenza rispetto allo spopolamento. Dal 1961 ad oggi è al più 12% , solo per fare un esempio, Roccadaspide è a meno 15%, senza parlare di Sacco, a meno il 70%. “Albanella ha una posizione strategica, la gente qui viene a vivere volentieri, a questo dobbiamo pensare. Puntare sull’ esistente – conclude Iosca – su quello che abbiamo abbandonato da anni, sostenendo i privati e le imprese. Fare in modo che le giovani coppie non paghino tasse se decidono di abitare nel centro storico”. Tra le ipotesi di utilizzo di Palazzo Anzisi ci sono di destinarlo a centro culturale e per le associazioni, centri di ascolto per l’empatia, biblioteca, un centro antiviolenza per le donne.
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