Site icon Salernonotizie.it

Albanella: consegnate al Comune le chiavi dello storico Palazzo Anzisi

Stampa
Lo storico Palazzo Anzisi acquisito  dal Comune di Albanella. Sono state infatti,  consegnate le chiavi all’amministrazione, capeggiata dal sindaco Renato Iosca. “Abbiano già un progetto di recupero intercetteremo un finanziamento, così come è successo qualche anno fa con il Palazzo Spinelli, con la mia passata legislatura, oggi diventato un fiore all’occhiello per il nostro Comune”, assicura Iosca.  Palazzo Anzisi  era da anni sottoposto alle aste pubbliche. Da  350.000 euro, con il passare delle aste il valore è sceso a  85.000 euro.

“E’ un palazzo storico di 500 metri quadrati – evidenzia Iosca – distribuito su più livelli ristrutturato nei vari solai e già abitabile con qualche piccola opera. E’ stato acquistato  per un valore di 170 euro al metro quadrato. L’acquisizione del palazzo storico Anzisi e la sua ristrutturazione, attraverso fondi di finanziamento regionali, ministeriali ed europei, unitamente al recupero della Casa comunale, rappresenterà il primo step  di un piano dettagliato a medio termine di riqualificazione di tutto il borgo.




E’ un’idea forte intorno alla quale fare sviluppo. Il nostro obiettivo è ripopolare il centro storico riqualificando le parti pubbliche ed incentivando il recupero di quelle private. Bisognerà favorire la ristrutturazione utilizzando materiali ecosostenibili e rispettosi di storia ed ambiente con la partecipazione a bandi regionali. Bisognerà richiamare l’attenzione con sistemi attrattivi economici, basse pressioni fiscali e prezzi calmierati sulle giovani coppie”.

Una convinzione che si  basa su dati statistici: Albanella è l’unico paese della Valle del Calore  in controtendenza rispetto allo spopolamento. Dal 1961 ad oggi è al più 12% , solo per fare un esempio, Roccadaspide è a meno 15%, senza parlare di Sacco,  a meno il 70%. “Albanella ha una posizione strategica, la gente qui viene a vivere volentieri, a questo dobbiamo pensare. Puntare sull’ esistente – conclude Iosca –  su quello che abbiamo abbandonato da anni,  sostenendo i privati e le imprese.  Fare in modo che le giovani coppie non paghino tasse se decidono di abitare nel centro storico”. Tra le ipotesi di utilizzo di Palazzo Anzisi  ci sono di destinarlo a centro culturale e per le associazioni, centri di ascolto per l’empatia, biblioteca, un centro  antiviolenza per le donne.

Exit mobile version