Sebbene gli organizzatori di questa mostra dichiarino di avere tra gli obiettivi quello di ‘propagandare l’amore e la conoscenza degli uccelli e del loro habitat’, di fatto, quelli che si trovano all’interno del Centro Agro-Alimentare di Salerno, sono migliaia di uccelli privati per sempre della libertà, comprati e venduti come merce, trasportati in scatolette poco più grandi di loro. Esseri senzienti, molti dei quali uccelli migratori che in natura volerebbero per migliaia di chilometri, sono detenuti in gabbie minuscole, trasformati in merce da esibire. Un vero mercato di schiavi che viene presentato addirittura come evento per famiglie, legittimando ai bambini prigionia e sfruttamento dei soggetti più deboli della società.
Contemporaneamente gli animalisti chiedono all’amministrazione comunale, che con la stesura di un nuovo Regolamento di Tutela degli Animali ha dimostrato maggiore sensibilità a queste tematiche, di seguire l’unica direzione in sintonia con una società che si autodefinisce civile, ovvero di non concedere più né l’autorizzazione né il patrocinio a questo genere di eventi, che nulla hanno di culturale e sono invece manifestazione di violenza dell’uomo sulle altre specie.