Un risultato un po’ bugiardo, che sta un po’ stretto alla compagine cara al presidente Pignata. Con Guastafierro che stringe i denti per un problema alla mano, la gara arbitrata in modo mediocre dalla coppia De Stefano e Marotta, rende sin da subito il match molto fisico. I primi dodici punti per Capaccio sono segnati esclusivamente su tiro libero, mentre la stessa Guastafierro e Di Pace vedono fischiarsi in un amen, tre falli ciascuna che costringe coach Pignata a tenerle in panchina per larga parte della gara. L’Ass. Atria Ruggi non si scompone e seppur con qualche ingenuità difensiva di troppo, si mantiene in scia con Zlaticanin, terminando i primi dieci minuti di gara sul 18-13. Il secondo parziale è di tutt’altra pasta per le ospiti, che spinta da una propositiva Alfinito, si portano anche in vantaggio, superiorità che dura però poco, visto che Di Donato, riesce a fare nel pitturato avversario il bello e cattivo tempo. All’intervallo lungo si è sotto di quattro punti, 32-48.
Alla ripresa delle ostilità, la strigliata negli spogliatoi di coach Pignata non porta i frutti sperati, anzi praticamente l’opposto. Il break di parziale per Memoli&Co spacca in due la gara (18-3), accompagnate poi da ben tre infortuni accorsi in modo non del tutto casuale alla compagine salernitana, che con il quinto fallo anche della Di Pace, perde pedine importanti in campo. 50-31 il punteggio al trentesimo. Prive ormai di lunghe di ruolo, l’Ass. Atria cerca in tutti i modi, nell’ultimo periodo, di recuperare il gap portandosi anche sul meno dieci, ma la serata è negativa anche al tiro (35% da 2, 3/14 da 3).
Termina quindi con una sconfitta la seconda gara stagionale. Da martedì si ritorna in palestra, cercando di recuperare quanto prima le infortunate, per preparare un’altra delicatissima gara, quella di domenica prossima al Pala Silvestri, in cui saranno ospiti le temibili ragazze del Don Bosco Napoli.
Commenta