E poi, come dimenticare l’incontro del trascendente con il dolore umano (fisico e spirituale); la dimensione divina riesce sempre a lenire ogni sorta di male, trasformandolo addirittura in “opportunità” di più intima e profonda guarigione! Lo hanno sperimentato gli ammalati dell’Unitalsi di Salerno, così come hanno fatto esperienza di perdono e misericordia, sotto l’egida di Maria, le comunità di Pellezzano e Capriglia (quest’ultima, accompagnata dal Parroco don Luigi Pierri). Il perdono e la Misericordia…una delle eredità più belle lasciate in dono da questa esperienza!
E la piazza principale (intitolata al sindacalista Giuseppe Di Vittorio) si è trasformata ogni sera, a termine della celebrazione della Messa, davvero in una “piccola Fatima”, visitata dall’icona di Maria tra canti e tanti fedeli che, recando in mano la loro fiaccola, hanno espresso coralmente il loro affidamento a quella dimensione sovrannaturale, divina…presenza di amore di cui ogni uomo non può essere orfano. E potevi vederle davvero, impresse in quei tanti lumi di candela, le angosce, le sofferenze…ma anche la soddisfazione per una meta raggiunta, un traguardo conseguito, una attesa felicemente soddisfatta.
Mentre la città di Salerno, Sabato prossimo, si prepara a vivere la “Notte bianca”, Pellezzano ne ha sperimentato una tutta particolare: quella con la Vergine di Fatima! Un susseguirsi di persone, di voci, di volti…che fino al mattino hanno affollato la Chiesa di San Clemente. Un evento unico ed irripetibile, insomma, cui non ha voluto mancare -Domenica 22 Ottobre- nemmeno l’Arcivescovo Emerito di Salerno, mons. Gerardo Pierro.
Di certo, da questa sera ad ogni pellezzanese mancherà dire il suo “Buona notte a Maria”…vera “colonna sonora” della fine di ogni sforzo giornaliero. Ma, ancor più certamente, in un ipotetico “album dei ricordi” diventa esperienza quotidiana e straordinaria sfogliare le pagine passate di giorni memorabili, occasione di crescita non solo religiosa, ma anche sociale e di aggregazione. La statua della Vergine prosegue il suo viaggio a Belvedere di Battipaglia.