Dal difficile confronto si è ottenuto prima di tutto che, in caso di sottoscrizione dell’accordo, non ci sarà nessun licenziamento unilaterale da parte dell’Azienda, limitando le riduzioni di personale a quanti manifesteranno la non opposizione. La possibile intesa riguarderà una generale riorganizzazione in cui l’intera platea dei lavoratori verrà chiamato a garantire una fungibilità tra mansioni che, in gran parte, già avviene e che verrà così regolamentata. Inoltre, a circa il 40% dei lavoratori verrà chiesto un sacrificio che riguarderà la riduzione del livello di inquadramento attuale, la cui differenza retributiva verrà riconosciuta tra 3 anni, al termine della validità dell’accordo in corso di discussione.
Per quanto riguarda, infine, le misure specifiche volte a far rientrare la decisione aziendale di chiudere le due Sale salernitane, gli esuberi denunciati verranno gestiti – come detto – attraverso le “mobilità volontarie”, il trasferimento – sempre esclusivamente solo su base volontaria – su altre sale del Gruppo Codere, ed una riduzione dell’orario contrattuale. “La FILCAMS-CGIL si è battuta per rigettare nettamente i tentativi dell’Azienda, che chiedeva di poter intervenire unilateralmente su licenziamenti, orari di lavoro, mansioni e livelli, ed ha bloccato ogni richiesta della controparte di operare in deroga alla normativa. Abbiamo scommesso – si legge in una nota – su un percorso che abbia come elemento caratterizzante il confronto continuo e costante tra Sindacato e Azienda, al fine di garantire un futuro dignitoso a questi lavoratori”
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