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Vertenza sale bingo di Salerno: si apre uno spiraglio per i 120 lavoratori

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Nella giornata di lunedì presso la sede della FILCAMS-CGIL Nazionale a Roma, si è tenuto un lungo e tesissimo confronto per tentare di addivenire ad un accordo inerente la procedura di licenziamento collettivo che riguarda oltre 140 lavoratori in tutta Italia. Nel corso degli incontri precedenti si è lavorato per scongiurare la chiusura delle due Sale Bingo di Salerno, che avrebbe comportato la perdita di 120 posti di lavoro nella nostra città. A questo scopo il confronto ha toccato ambiti più ampi, giungendo alla definizione di alcuni punti di accordo, da inserire in una cornice complessiva che si cercherà di perfezionare nei prossimi giorni.



Dal difficile confronto si è ottenuto prima di tutto che, in caso di sottoscrizione dell’accordo, non ci sarà nessun licenziamento unilaterale da parte dell’Azienda, limitando le riduzioni di personale a quanti manifesteranno la non opposizione. La possibile intesa riguarderà una generale riorganizzazione in cui l’intera platea dei lavoratori verrà chiamato a garantire una fungibilità tra mansioni che, in gran parte, già avviene e che verrà così regolamentata. Inoltre, a circa il 40% dei lavoratori verrà chiesto un sacrificio che riguarderà la riduzione del livello di inquadramento attuale, la cui differenza retributiva verrà riconosciuta tra 3 anni, al termine della validità dell’accordo in corso di discussione.

Per quanto riguarda, infine, le misure specifiche volte a far rientrare la decisione aziendale di chiudere le due Sale salernitane, gli esuberi denunciati verranno gestiti – come detto – attraverso le “mobilità volontarie”, il trasferimento – sempre esclusivamente solo su base volontaria – su altre sale del Gruppo Codere, ed una riduzione dell’orario contrattuale. “La FILCAMS-CGIL si è battuta per rigettare nettamente i tentativi dell’Azienda, che chiedeva di poter intervenire unilateralmente su licenziamenti, orari di lavoro, mansioni e livelli, ed ha bloccato ogni richiesta della controparte di operare in deroga alla normativa. Abbiamo scommesso – si legge in una nota – su un percorso che abbia come elemento caratterizzante il confronto continuo e costante tra Sindacato e Azienda, al fine di garantire un futuro dignitoso a questi lavoratori”

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