Quella prova era sin da subito finita al centro della polemica in quanto molti dei candidati lamentarono un sistema di controllo assai rigido, supportato da un utilizzo di metal detector che non avrebbe permesso raggiri. Secondo le accuse avevano pensato di superare l’esame dando una sbirciato su internet consultando il portale Altalex per superare il compito. Nonostante gli strettissimi controlli eseguiti la mattina dell’ esame persino con il metal detector, qualcuno riuscì ad introdurrenell’aulaun telefonocellulare di ultima generazione con il collegamento ad internet.
E così, quell’elaborato pubblicato dal noto sito specializzato finì, secondo l’accusa,integralmente suifoglidei candidatiche,noncambiandoneppure una virgola, speravano di passare l’esame con un ottimo voto La commissione che valutò gli elaborati si accorse che tredici svolgimenti sembravano scritti in fotocopia e che a loro volta replicavano quello circolato quello stesso giorno sul web. L’anomalia fu segnalata alla Procura e adesso per quei tredici esaminandi (tra cui un colonnello della Guardia di finanza).
Ad aprile del 2015 ci fu la conclusione delle indagini e successivamente una richiesta di archiviazione in quanto il Pm non avrebbe trovato gli estremi per una richiesta di processo. Nel frattempo i 13 sono diventati avvocati ma contro di loro oggi c’è lo spettro di un processo dopo la decisione di ieri del Gup