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Referendum: De Luca, "Sì perché burocrazia è palude che paralizza"

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“Sull’utilizzo dei fondi europei dobbiamo fare di più come Regione Campania. Per questo saranno pronti entro pochi giorni 40 milioni per aiutare i Comuni a elaborare progetti validi. Il problema vero è la burocrazia che allunga i tempi delle procedure, una vera e propria palude che rallenta e paralizza l’Italia e il Meridione. Per questo voterò ‘sì’ al referendum”. Lo ha dichiarato il governatore Vincenzo De Luca, intervenendo alla tavola rotonda intitolata “Investire nelle Regioni Meridionali” e organizzata alla Cappella Palatina della Reggia di Caserta dalla Rappresentanza in Italia della Commissione Europea.



All’incontro, presieduto dal capo della Rappresentanza Beatrice Covassi, hanno preso parte il sottosegretario Claudio De Vincenti, il vice-presidente della Bei (Banca Europea degli Investimenti) e presidente del Fei (Fondo Europei per gli investimenti) Dario Scannapieco, che ha spiegato lo stato di attuazione in Italia del Piano di investimenti cosiddetto “Juncker”, alcuni europarlamentari come Nicola Caputo, Andrea Cozzolino e Aldo Patriciello.

“I 40 milioni di euro che saranno sbloccati in breve – ha proseguito De Luca – fanno parte del fondo di rotazione da 80 milioni previsto per l’elaborazione di progetti cui hanno chiesto di attingere 400 istituzioni pubbliche campane, tra Comuni, Asl e altri enti come Università, per un totale di investimenti di 7.5 miliardi di euro. Purtroppo siamo in ritardo con l’attuazione della programmazione Por 2014/2020, per colpe provenienti dal passato e anche nostre, avendo approvato il piano solo lo scorso anno. Ma entro gennaio contiamo di far partire le prime gare d’appalto per la progettazione, quindi entro primavera quelle per i progetti esecutivi e prima dell’estate vorremmo attivare dei cantieri. Cercheremo di spendere tutti i 14 miliardi di euro previsti per la Campania”.

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