A lanciare l’allarme il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, ricordando che “mercoledì scorso c’è stata una scossa proprio a ridosso del Marsili a testimonianza della pericolosità di quel vulcano e dell’attività sismica che crea”.
“Senza dimenticare gli altri rischi che ci sono in Campania, a cominciare da quelli legati al Vesuvio e alle caldare dei Campi flegrei o di Ischia e il panico creatosi per una scossa avvenuta lontano da qui e avvertita anche nelle nostre zone fa temere il caos assoluto in caso di emergenza” ha aggiunto Borrelli per il quale “è assurdo che, con tutti questi pericoli, la protezione civile, a nostro avviso, continui a sottovalutare il problema e non organizzi prove di emergenza ed evacuazione, fondamentali in un territorio densamente abitato che, in caso di calamità, rischierebbe il caos e una tragedia epocale perché la disorganizzazione aggiungerebbe danni a danni”.
“A nostro avviso, la protezione civile ha, per troppo tempo, sottovalutato il problema dedicandosi a organizzare eventi che nulla avevano a che fare con la nostra missione” ha precisato Borrelli sottolineando che “oggi la Campania e la provincia di Napoli in particolare sono tra le zone più a rischio e, in molti casi, non hanno piani di evacuazione e piani di emergenza, mentre le prove di evacuazione, tranne una molto criticabile per poche persone, fatta nel 2006 nel vesuviano, non sono state mai realizzate”.
“Ci chiediamo a cosa servono i tanti milioni spesi ogni anno per professionisti ed esperti se poi le popolazioni locali non sono preparate al peggio” ha concluso Borrelli per il quale “ora chi è rimasto immobile in tutti questi anni si assuma le sue responsabilità”.