Chi non desidera assaggiare qualsiasi variazione sul tema del cioccolato? Il connubio tra luminarie, mercatini, stand espositivi è certamente vincente. Ora occorre lavorare sul terreno della qualità. Stimolando la voglia di ritornare attraverso un’offerta per così dire globale. Quale? Espositori all’altezza della fama della manifestazione ed anche un contorno accattivante, suggestivo, non improvvisato. Alberghi, ristoranti, bar, pasticcerie, rosticcerie, negozi più in generale, pronti ad offrire una qualità globale che resta nella mente di chi arriva a Salerno».
A dirlo in una lunga intervista ad Ernesto Pappalardo sul quotidiano Il Mattino Bruno Fringuelli direttore generale di Eurochocolate, manifestazione che a Perugia intercetta novecentomila visitatori in 10 giorni con un giro d’affari di 45 milioni di euro.
Fringuelli suggerisce anche qualche idea per far crescere l’evento delle luci d’artista: «La strada per crescere è quella di allargare l’offerta nel segno della qualità, coinvolgendo proficuamente i privati ed inventando una programmazione ampia, articolata, spalmata lungo tutto l’arco dell’anno. Si può pensare a workshop, educational, mostre, degustazioni, eventi musicali ed artistici, oltre che culturali. Insomma, mettendo in piedi un cartellone che si lega al prodotto principale (le luci), si attraggono e si conquistano più visitatori e si ha anche l’opportunità di avere una platea di sponsor molto più larga»
Le parole di Fringuelli lasciano intravedere possibili intese con Eurochocolate a cui aveva pensato, fin dall’inizio del suo mandat, l’assessore al Bilancio del Comune di Salerno Roberto De Luca per dare un ulteriore impulso a Luci d’Artista.
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