Sonotanti e spesso il loro concetto di casa misura la lunghezza di una panchina, o il conforto di un sacco a pelo. Che poi d’estate va anche bene, con le notti calde e la compagnia delle stelle (per chi riesce ancora a goderne), i guai arrivano d’inverno, con il gelo e la città che torna ad avvitarsi su se stessa, al chiuso dei suoi palazzi. Dieci, 20 fantasmi che sopravvivono nelle crepe della città attenti a mimetizzarsi con Salerno che, nonostante l’impegno di tante associazioni di volontariato è pronta a voltarsi dall’altra parte.