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Salerno: garza dimenticata nell’addome, a processo equipe del Ruggi

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Operata a fine novembre del 2011 per un tumore all’utero dimenticarono una garza nel suo addome. Così una donna originaria di Mercato San Severino ma residente a Roccapiemonte finita sotto i ferri all’ospedale Ruggi di Salerno per l’asportazione di un tumore al collo dell’utero, ha rischiato la vita. Era fine novembre 2011 quando la donna si recò in Ospedale per asportare il tumore che gli era stato riscontrato ma in quella circostanza l’equipe di medici che la stava operando dimenticò ‘una pezza’ – così chiamata in gergo tecnico la garza – all’interno del suo addome.



La scoperta – così come si legge sulle pagine de Il Mattino oggi in edicola – avvenne cinque mesi dopo in seguito a dei dolori lancinanti per la donna che si sottopose ad una Tac presso l’Ospedale di Mercato San Severino che rivelò la presenza del corpo estraneo. La garza quando venne asportata nell’aprile 2012 era diventata grande ‘quanto un pompelmo‘ – ha affermato davanti ai giudici il medico che ne operò la rimozione – ed era talmente attaccata alle pareti dell’intestino che l’asportazione ha provocato inevitabili lacerazioni del tessuto e una fistola enterocutanea che nei mesi successivi ha pregiudicato la qualità della vita e dell’alimentazione della donna.

Dopo la denuncia all’autorità giudiziaria di  quanto accaduto da parte del marito e dei due figli della donna scomparsa negli anni successivi, un medico e due infermieri del Ruggi sono a processo per gravi lesioni colpose: l’udienza è fissata per il 16 di febbraio prossimo ed in quella circostanza si farà piena luce sulla vicenda accertando eventuali responsabilità.

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