Ecco il suo racconto: “Memore della medesima esperienza vissuta non più tardi di dieci giorni prima (in quel caso però…rimasi chiuso dentro con altri 6 visitatori…), mi accingo a suonare al citofono predisposto credendo ci fosse qualcuno per le emergenze ed invece non trovo nessuno. A quel punto chiamo il 112 che mi mette in contatto con i vigili urbani. La signora che mi risponde dalla sala operativa della Polizia Municipale mi rassicura dicendomi di stare tranquillo in quanto il cimitero doveva chiudere alle 18. Mi consiglia di andare all’ingresso principale. Mi reco li’ pur avendo un ginocchio in precario stato a causa di una distorsione attraversando al buio tutto il cimitero.
Arrivato al cancello principale, neanche a dirlo, chiuso. Citofono inutile. Richiamo i vigili e mi dicono che hanno le pattuglie sono in giro per altre emergenze. Inizio ad adirarmi al telefono visto che avrei dovuto ottemperare ad un appuntamento di lavoro. Richiamo i vigili che mi dicono che stanno facendo il possibile. Alle 18 circa, dopo mezz’ora, si presentano due signori in un furgone che senza minimamente chiedere scusa, quasi urtati con il sottoscritto. Uno di loro ammette di aver chiuso i cancelli alle 17.25 pur essendo la chiusura prevista per le 17.30. Chiedo i loro nomi che ovviamente non mi vengono detti.”