Site icon Salernonotizie.it

Luci d’artista: Amaturda (FI), evento carino ma con 3 milioni si devono salvare industrie 

Stampa
“Vanno benissimo le luci d’artista, sono carine e hanno numeri importanti ma le luci le accenderei davvero sul ‘sistema Salerno’ “. Così in una nota Gaetano Amaturda, vice coordinatore provinciale di Forza Italia Salerno.
“Se ci fosse – aggiunge – la stessa attenzione e voglia di partecipare anche nella riflessione sul controllo ‘manu militari’ della città e dei ruoli chiave, o nella discussione sul ruolo di Salerno e sul futuro industriale e produttivo si salverebbero un po’ di posti di lavoro e si costituirebbe sviluppo vero”.
“L’evento ‘Luci di plastica’ (di artistico non c’è nulla ) ha numeri significativi, è realmente partecipato, e bisognerà lavorare, seriamente e con competenza, affinché i salernitani non diventino prigionieri in casa propria. La follia è – sottolinea – utilizzare tre milioni di euro, in un momento di crisi, per iniziative così. Queste kermesse si coprono con la spesa corrente e coinvolgendo i privati che ne traggono benefici. Se l’evento è cresciuto, come è evidente, deve avere la forza di contare su finanziamenti anche privati, su sinergie territoriali “.
“I fondi del piano di azione e coesione, i fondi europei e tutte le risorse aggiuntive ai trasferimenti ordinari (lo stesso POC) andrebbero utilizzati per sostenere il tessuto produttivo e le industrie in crisi. Bisognerebbe sviluppare – sottolinea Amatruda – tutti gli strumenti normativi, dagli accordi di programma ai patti fra i territori, per salvare le industrie, i posti di lavoro. Le eccellenze che mettono insieme operai specializzati e laureati”.
“Con questi strumenti, in questi ultimi anni, con la partecipazione della Regione, Pomigliano ha convinto la Fiat a rimanere in Campania. Avellino, a Morra, ha inaugurato la nuova sezione dello stabilimento EMA (Europea Microfusioni Aerospaziali), società del gruppo Rolls Royce. A Benevento – ricorda –  hanno investito sul nuovo stabilimento Adler situato all’interno dell’Ex Polo Tessile di Airola in cui è prodotto l’innovativo telaio in fibra di carbonio dell’Alfa Romeo. Gli unici al Sud. A Castellammare si è salvata la Fincantieri, in Campania si è sviluppato il settore dell’aerospazio, fra i migliori in Europa.
Si investe di fatto sui giovani e si stimola l’indotto di qualità”.
“I tre milioni di quest’anno che si aggiungono ali oltre 20 degli ultimi anni non hanno prodotto condizioni stabili di crescita, non hanno salvato un solo posto di lavoro. Un delitto contro i giovani. Le grandi industrie lasciano, una dopo l’altra, Salerno. Dalla Ideal Standard all’Antonio Amato, dalla ex Pennitalia alle Fonderie Pisano. Si sta costruendo un deserto a Salerno.
Le grandi città europee affrontano questi temi. La politica miope di Salerno li evita, si chiude nel perimetro amministrativo e non governa le grandi funzioni”.
“Serve ragionare di sviluppo con la stessa intensità con la quale si ragiona di ‘Luci d’artista’. Ed a parlare dovrebbero essere anche sindacati e parti sociali, imprese e professionisti, che abbagliati dalle luci, con rare eccezioni, hanno perso la capacità di guardare all’orizzonte” conclude Amaturda
Exit mobile version