Nelle scorse due gare pareggiate per 0-0, invece, la Salernitana aveva già dato l’impressione di essere in debito di ossigeno, vincendo sempre la sfida del possesso palla ma risultando poco efficace in zona gol, ma correndo comunque pochissimi rischi. Senza variazioni sul tema dal punto di vista tattico, la Salernitana s’era presentata anche in casa del Cittadella (che con 22 punti era tra le prime forze del campionato cadetto e che ora con 25 punti prova a tenere il passo della battistrada Verona) col chiaro intento di controllare la partita e di provare a pungere in contropiede. L’espulsione di Tuia al 36esimo del primo tempo e, subito dopo, l’erroraccio di Perico che ha fatto sbagliare l’intervento a Terracciano spianando di fatto la strada al vantaggio dei padroni di casa hanno stravolto i piani di Sannino.
Il tecnico di Ottaviano ha inserito ad inizio ripresa Mantovani per Odjer (un difensore per un centrocampista), lasciando Rosina a galleggiare tra le linee alle spalle di Coda. Ma l’ex del Catania non si è mai illuminato su un campo pesantissimo. Dopo il raddoppio dello stesso Litteri, l’ingresso di Donnarumma al posto di Improta ha regalato un po’ di peso specifico ma in concreto la Salernitana si è resa pericolosa con Coda solo su traversoni provenienti dalla trequarti. Poco altro. Contro la Ternana, con un giorno di riposo in più, visto che la B tornerà in campo domenica, Sannino si giocherà tanto e per questo proverà ad ottenere una prestazione volitiva da parte dei suoi. Contro gli umbri mancheranno lo squalificato Tuia e Luiz Felipe (impegnato con la nazionale Under 20 brasiliana), in difesa c’è posto per uno tra Mantovani e Schiavi. Caccavallo e Donnarumma reclamano spazio, al pari di Zito e Laverone, che non potranno rimanere a lungo in panchina.
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