La Giunta Comunale, presieduta dal Sindaco Antonio Giuliano, ha deliberato affinché vengano poste in essere tutte le prerogative per il riconoscimento dello stato di calamità naturale per i comparti olivicolo e castanicolo del territorio comunale. La stagione in corso ha visto una recrudescenza dell’emergenza fitopatologica causata del Cinipide Galligeno del castagno, con gravi conseguenze per il settore castanicolo. La coltivazione delle castagne nel territorio comunale di Giffoni Valle Piana ha rilevanza economica, sociale, ambientale, paesaggistica ed idrogeologica, basti pensare agli oltre 15.000 ettari coltivati a Castagneto da frutto in Campania.
“La calamità del 2014 non può essere un nuovo inganno per le aziende agricole della Filiera Castanicola Campana – dichiara l’Assessore all’Agricoltura Maria Volpe – da uno studio puntuale è stato stabilito che i produttori castanicoli non hanno potuto presentare la domanda di calamità nel 2014 in quanto non iscritti ad Agea ma solo possessori di P. Iva sono 1.500;
Le persone fisiche, proprietarie di piccoli castagneti che sono state escluse sono 2.000;
Le aziende iscritte ad Agea, le cosiddette multisettoriali, sono 1.500 e non hanno potuto fare domande perché escluse dal diritto della calamità”.
La delibera di Giunta Comunale, attraverso l’adesione al documento dell’Associazione Castanicoltori Campani e dell’Associazione Verde Collina, è stata indirizzata alla Regione Campania affinché vengono poste in essere tutte le prerogative per il riconoscimento dello stato di calamità naturale, indispensabile per i danni subiti negli anni a causa di diverse centinaia di milioni di euro di mancata produzione.
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