“La calamità del 2014 non può essere un nuovo inganno per le aziende agricole della Filiera Castanicola Campana – dichiara l’Assessore all’Agricoltura Maria Volpe – da uno studio puntuale è stato stabilito che i produttori castanicoli non hanno potuto presentare la domanda di calamità nel 2014 in quanto non iscritti ad Agea ma solo possessori di P. Iva sono 1.500;
Le persone fisiche, proprietarie di piccoli castagneti che sono state escluse sono 2.000;
Le aziende iscritte ad Agea, le cosiddette multisettoriali, sono 1.500 e non hanno potuto fare domande perché escluse dal diritto della calamità”.
La delibera di Giunta Comunale, attraverso l’adesione al documento dell’Associazione Castanicoltori Campani e dell’Associazione Verde Collina, è stata indirizzata alla Regione Campania affinché vengono poste in essere tutte le prerogative per il riconoscimento dello stato di calamità naturale, indispensabile per i danni subiti negli anni a causa di diverse centinaia di milioni di euro di mancata produzione.