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Guida Michelin 2017: confermati sei ristoranti stellati in Costa d’Amalfi

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Si è svolta martedì 15 novembre, la cerimonia di presentazione dell’edizione 2017 della Guida Michelin. Al Teatro Regio di Parma sono state rivelate le principali novità della prestigiosa “guida rossa”, tra nuovi stellati e qualche cometa. L’Italia si conferma la seconda nazione al mondo, dopo la Francia, per numero di ristorante stellati: una cucina, quella del Bel Paese che, da Nord a Sud, viene premiata per originalità, interpretazione, utilizzo delle straordinarie materie prime che offre il Bel Paese. In tutto, 343 i ristoranti premiati (294 a Una Stella, 41 a Due Stelle e 8 a Tre Stelle): confermati tutti gli otto ristoranti a Tre Stelle (Piazza Duomo ad Alba, Da Vittorio a Brusaporto, Dal Pescatore a Canneto Sull’Oglio, Reale a Castel di Sangro, Enoteca Pinchiorri a Firenze, Osteria Francescana a Modena, La Pergola a Roma e Le Calandre a Rubano), sono cinque le new entry nella categoria Due Stelle, mentre ben 28 sono i ristoranti ai quali viene assegnata una stella, 5 dei quali a Roma.



La Campania con tre new entry (Veritas di Napoli, Piazzetta Milù di Castellamare e Il Mosaico dell’hotel Manzo di Ischia). Unico nuovo due stelle campano al Dani Maison di Nino Di Costanzo a Ischia. E non poteva certo mancare la Costa d’Amalfi a far brillare la Campania con le sue punte di diamante. Confermatissimi La Caravella di Amalfi, il primo ristorante del sud Italia a guadagnare la stella già negli anni Sessanta; La Sponda dell’hotel Le Sirenuse di Positano (nonostante il cambio di chef); Zass dell’hotel San Pietro di Positano; Il Faro di Capo d’Orso di Maiori, il Rossellini’sdell’hotel Palazzo Avino di Ravello e il ristorante Re Maurì di Vietri sul Mare. Dopo tre anni Il Flauto di Pan dell’hotel Villa Cimbrone di Ravello perde la sua stella.




Ancora bottino pieno, dunque, per la Costa d’Amalfi che si conferma meta d’eccellenza nel firmamento gastronomico. In totale sono 39 le stelle che brillano in Campania: Napoli e provincia se ne sono aggiudicate ben 23, Avellino 2, Benevento 1, Caserta 2 e Salerno 11

Vallesaccarda (AV) – Oasis-Sapori Antichi
Sorbo Serpico (AV) – Marennà
Telese (BN) – Krèsios
Caserta (CE) – Le Colonne
Vairano Patenora (CE) – Vairo del Volturno
Brusciano (NA) – Taverna Estia
Capri, Isola di Anacapri (NA) – L’Olivo
Capri, Isola di Anacapri (NA) 1 – Il Riccio
Castellammare di Stabia (NA) – Piazzetta Milù
Ischia, Casamicciola (NA) – Il Mosaico
Ischia (NA) – Danì Maison
Ischia, Isola di Lacco Ameno (NA) – Indaco
Massa Lubrense, Nerano (NA) – Quattro Passi
Massa Lubrense, Nerano (NA) – Taverna del Capitano
Massa Lubrense, Termini (NA) – Relais Blu
Massa Lubrense, Sant’Agata Sui Due Golfi (NA) – Don Alfonso 1890
Napoli – Il Comandante
Napoli – Palazzo Petrucci
Napoli – Veritas
Quarto (NA) – Sud
Sant’Agnello (NA) – Don Geppi
Sorrento (NA) – Il Buco
Sorrento (NA) – Terrazza Bosquet
Pompei (NA) – President
Vico Equense (NA) – Antica Osteria Nonna Rosa
Vico Equense (NA) – Maxi
Vico Equense, Marina Equa (NA) – Torre del Saracino
Capri (NA) – Mammà
Amalfi (SA) – La Caravella
Caggiano (SA) – Locanda Severino
Eboli (SA) – Il Papavero
Maiori (SA) – Il Faro di Capo d’Orso
Mercato San Severino (SA) – Casa del Nonno 13
Paestum (SA) – Le Trabe
Positano (SA) – La Sponda
Positano (SA) – Zass
Ravello (SA) – Rossellinis
Salerno (SA) – Re Maurì
Valva (SA) – Osteria Arbustico

La guida rossa è stilata al termine le valutazioni effettuate da ispettori dipendenti del Gruppo Michelin, che degustano anonimamente nei ristoranti italiani e, alla fine, pagano il conto. Ogni piatto, scelto accuratamente tra l’offerta gastronomica del menù, viene valutato secondo 4 parametri fondamentali: la qualità del prodotto, la tecnica della preparazione, l’equilibrio fra gli ingredienti e la creatività dello chef. Si tratta di un giudizio importantissimo, dato che le stelle assegnate (da 1 a 3) dovranno guidare, a livello nazionale e internazionale, i viaggiatori dal palato più esigente.

Fonte IlVescovado.it

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