Nessuna polemica con Raffaele Cantone né con l’Autorità nazionale anticorruzione: a parlare è il governatore della Campania,
Vincenzo De Luca, che dice: “Polemiche assolutamente fuorviante perché Cantone non c’entra niente”. De Luca, intervenendo a Mattino 24 in onda su Radio 24, spiega che “la mia osservazione critica riguardava una legge anticorruzione che ha una ricaduta demenziale sull’intero Paese e mi riferisco a una legge ancora in vigore grazie a un Parlamento invigliacchito che abbiamo in Italia e che prevede che, per una condanna per abuso in atto d’ufficio in primo grado, un funzionario pubblico riceve automaticamente il dimezzamento dello stipendio, il demansionamento e l’allontanamento dai settori operativi”.
De Luca ha ricordato che il suo riferimento “non è all’Autorità anticorruzione, tant’è che ho stipulato un protocollo di legalità appena abbiamo cominciato a lavorare sugli appalti pubblici e sul governo di misure che riguardano ambiente, rifiuti e ciclo delle acque”. “In un paese come l’Italia, in questo groviglio burocratico, amministrativo e legislativo – ha concluso – chiunque voglia trasformare la realtà primo poi un abuso in atto da ufficio se lo prende”.