«Si vede che era destino – ha commentato il tecnico laziale – Penso di aver meritato questa panchina con le partite dell’anno scorso. In estate sembrava dovesse andare in un’altra maniera, ma la Lazio mi ha richiamato e non ho avuto dubbi. Fosse stata un’altra squadra ci avrei pensato, ma la Lazio è casa mia, ci sono da 17 anni».
Alla domanda se l’argomento sia stato mai discusso con il presidente Lotito, Inzaghi ha detto «no, sono cose serie, sulle quali non mi va di scherzare. Io avevo la massima serenità, qualsiasi cosa sarebbe successa. Sarei andato a Salerno senza problemi e avrei fatto del mio meglio là con grandissimo entusiasmo, poi sono venuto qua».
La vittoria di ieri della Lazio contro il Genoa aumenta il buonumore. I tre punti conquistati all’Olimpico hanno permesso agli uomini di Inzaghi di piazzarsi quarti ad un solo punto da Roma e Milan, rispettivamente seconda e terza in classifica. Le parole dell’allenatore laziale sono positive e guardano al futuro: “Ci sono ancora ampi margini di crescita. Siamo partiti con qualche difficoltà a luglio, ma sapevo che squadra avevo lasciato nelle ultime partite dello scorso campionato e che squadra avrei trovato quest’anno. Speravo in una classifica importante, ora ci siamo e ci dobbiamo restare”. L’atteggiamente ha dato i suoi frutti e su 13 partite le sconfitte sono state solo due, contro Juve e Milan, partite che “non avremmo dovuto perdere – spiega Inzaghi – ma ormai sono cose passate. Stiamo facendo un bel percorso e dobbiamo continuare, è una squadra cinica, organizzata e compatta che si è fatta valere”, ha conluso il tecnico.