Il primo impiegato 11 volte e sostituito in 9 occasioni. Il secondo partito titolare a fronte di quasi un milione di euro di riscatto dal Catania e finito in panca nelle due precedenti sfide prima di Latina. Ci sono poi giocatori completamente scomparsi come Laverone, i partner di Bernjardini che cambiano continuamente come Mantovani, Tuia e Schiavi. Il rispolverato Ronaldo ed ai margini Zito e Caccavallo ai quali viene preferito, nei cambi, Joao Silva.E’ proprio la gestione del gruppo ed i tanti, troppi musi lunghi a rappresentare una delle problematiche più evidenti di una squadra che galleggia a 17 punti in 15 partite.
Media di 1,13 punti a partita, media identica per gol segnati (17) e gol subiti (sempre 17)e zona di classifica che dice +2 rispetto ai play out e zona play off a 4 punti. L’ andamento è lento, un po’ troppo per ambizioni e potenziale. La Salernitana ha una delle migliori prime linee, se non la migliore del torneo con Coda, Donnarumma e Rosina che in tre, lo scorso anno hanno realizzato la bellezza di 42 reti (Coda 17, Donnarumma 13 nella Salernitana) e Rosina 12 a Bari con tanto di assist vincenti, ben 11.
Una squadra che se attacca fa male e lo ha dimostrato nei 17 minuti di fuoco con la Ternana. Una squadra che se solo alzasse ritmo e baricentro potrebbe fare un sol boccone di chiunque non essendo stata inferiore finora quasi a nessuna delle squadre incrociate. Eppure c’è qualcosa che non va nell’atteggiamento e probabilmente nel continuo cambiamento di moduli di gioco. Fabiani che nel calcio non è l’ultimo arrivato a domanda sul modulo ha detto chiaramente che questa squadra può giocare tranquillamente anche con il 4-3-3. Bene ed allora visto che si sono provati tutti i moduli nel valzer di numeri perchè non provare anche questo?