“Ricordo il dramma del terremoto che colpì l’Irpinia ed io, giovane ragazza, impegnata come tutti a scavare a mani nude tra le macerie per tentare di salvare vite da quell’immane catastrofe” – ha detto la presidente del Consiglio regionale ricordando che “allora non c’era la Protezione Civile e forse anche per questo si persero migliaia di vite. L’Italia , oggi, ha, invece, un modello di Protezione Civile esemplare nel mondo, come dimostrato anche in occasione degli ultimi terremoti che hanno colpito l’Italia centrale e su di essa vogliamo investire come Consiglio Regionale della Campania per renderla ancora più efficace ed efficiente al servizio dei cittadini della nostra terra e delle popolazioni che ne potrebbero avere bisogno”. La Presidente D’Amelio, che oggi sara’ impegnata in tour del ricordo e della solidarietà in Irpinia, ha anche ricordato quanto fatto da Sindaco di Lioni per la messa in sicurezza degli edifici pubblici e delle scuole, ” tema quest’ultimo su cui c’e’ ancora tanto da fare e da investire”, ha rimarcato.
Armonizzare le politiche di Protezione Civile con gli strumenti di pianificazione territoriale e in particolare con la programmazione urbanistica e di difesa del suolo, una precisa identificazione del Sistema Regionale di Protezione Civile, ed una importante novità rappresentata dalle Sale Operative Provinciali Integrate (Sopi) sono tra i punti fondamentali della proposta di legge. “Per la prima volta si crea un sistema di rete della protezione civile che, dall’alto verso il basso, vede nelle Sopi il suo centro nevralgico finalizzato allo smistamento di tutte le informazioni – ha spiegato Oliviero – ; inoltre si dispone lo stanziamento di appositi fondi anche in anticipazione di quelli statali, per il ripristino delle strutture e delle infrastrutture pubbliche o di interesse pubblico danneggiate e alla rimozione del pericolo e della prevenzione del rischio.
Alla conferenza stampa, introdotta dal giornalista Norberto Vitale, ha preso parte anche il direttore regionale della protezione civile, Italo Giulivo.
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