Alle domande del Presidente e dei consiglieri, i dirigenti hanno risposto che :
– Salerno Pulita, dopo aver pagato per anni consistenti canoni di locazione, all’oggi ha un capannone di proprietà comprato all’asta fallimentare per 2,6 MLN di euro e pagato con propri fondi e mutuo BNL per 16000 euro al mese;
– a seguito del trasferimento della sede nella zona industriale vi sono state denunce per immissioni maleodoranti con sopralluoghi di Arpac e Asl, e anche le RSU hanno richiesto maggior cura per il lavaggio anche delle cabine dei mezzi;
– nel bando sono stati programmati circa 600 lavaggi al mese sulla base del parco mezzi esistente e delle necessità relative alle grandezze e alle funzioni dei mezzi;
– sulla base dei valori di bilancio e per i limiti che la legge impone il valore dell’aggiudica è di 425 mila annui, circa 59 euro per automezzo, con base d’asta 850 mila euro al ribasso, e le condizioni a pieno regime – se non si lava non si paga-;
– il bando è stato previsto a due anzicchè 5 anni perché in questi mesi si realizzerà una ipotesi di reindustrializzazione complessiva, anche con acquisto di nuovo capannone, per realizzare in house il servizio di lavaggio, manutenzione e distribuzione carburante, oltre a quella di compostaggio se Salerno Pulita si aggiudicherà la gara alla quale ha partecipato;
– qualora il bando per autolavaggio andasse deserto, Salerno Pulita si impegna a rivedere il bando con condizioni di offerta meno selettive;
– il sito non ha avuto la pubblicazione dei bilanci e delle spese perché ci sono stati dei problemi tecnici all’oggi risolti.
La commissione si è riservata di valutare ogni cosa, ringraziando il presidente e il direttore.
Il Presidente – Avv. Antonio Cammarota