Le problematiche subite dalle maestranze successivamente all’affidamento da parte della Fondazione Universitaria alla Gioma F.M. riguardano numerose questioni, che vanno dal mancato riconoscimento della pregressa anzianità di servizio, all’attribuzione di orari contrattuali privi di ogni congruità ed equità, oltre che non affatto rispondenti alle effettive esigenze necessarie allo svolgimento del servizio secondo gli standard di qualità ed igiene richiesti dalla Fondazione.
In virtù del CCNL applicato, inoltre, le lavoratrici e i lavoratori hanno subito dei tagli salariari che hanno partato a percepire autentici stipendi da fame, che di rado superano i 300 euro mensili; oltre che a realizzare una vera e propria macelleria sociale dal punto di vista della perdita dei diritti: basti pensare al caso di una lavoratrice in malattia che si è vista corrispondere uno stipendio di 81 euro. E viene messa i forte dubbio anche la continuità occupazionale a fine appalto.
Una vergogna inacettabile, da cui non possono sentirsi estranee la Fondazione Universitaria e l’Università stessa, che dovrebbero tutelare la salute e l’igiene dell’Ateneo parimenti alla dignità dei lavoratori e delle lavoratrici che, spesso da trent’anni, garantiscono un servizio di massima importanza.
La Prefettura di Salerno ha convocato le parti per venerdì 25 novembre alle ore 9.30 e in tale occasione i lavoratori e le lavoratrici svolgeranno un presidio pacifico dinanzi alla Prefettura stessa.