Le investigazioni hanno consentito di: documentare, attraverso il sequestro delle cartelle cliniche e ai riscontri con i turni di servizio, le responsabilità delle condotte colpose ed omissive di dirigenti medici ed infermieri, tenute dalla data del ricovero della vittima a quella dell’exitus; accertare l’inosservanza delle regole elaborate dalla scienza medica, consistita nel somministrare al paziente, su prescrizione dei citati medici, i farmaci sedativi TALOFEN e SERENASE in misura rispettivamente superiore a venti e a quattro volte il range terapeutico, che determinavano l’intossicazione e la conseguente morte per arresto cardio-circolatorio; collazionare indizi di colpevolezza, a carico dei citati infermieri, in ordine alle violazioni degli obblighi di garanzia sugli stessi gravanti e relativi alla verifica e alla richiesta di chiarimenti in merito alle terapie ed al dosaggio dei predetti farmaci, precedentemente alla loro somministrazione.