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Solo 7 hurrà all’Arechi nel 2016, il campo di casa non è più alleato

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Casa dolce casa è solo un quadretto ornamentale, da appendere al muro ma da non prendere alla lettera, perché i risultati dicono che la casa granata è amara, parca di soddisfazioni e punti, tanto ingenerosa da aprire dibattiti sulle probabili cause: c’è il partito degli scaramantici che crede nel sortilegio, c’è quello dei pragmatici che propende per altre motivazioni meramente tattiche: la squadra di Sannino come rendimento interno rispecchia quella dei suoi ultimi due predecessori Torrente e Menichini.



All’Arechi, partita (vinta) di playout col Lanciano esclusa, la Salernitana – come ricorda oggi il quotidiano La Città – finora ci ha giocato 18 volte dall’inizio del 2016: 7 le vittorie conquistate, 8 i pareggi, 3 le sconfitte (due consecutive, contro Lanciano e Bari, era la gestione Menichini, una sotto la gestione Sannino contro il Vicenza nell’attuale stagione. Menichini dal suo ritorno a Salerno dall’inizio di febbraio a maggio ha ottenuto 4 vittorie, 5 pareggi e due sconfitte.  31 i gol realizzati da quella Salernitana  23 incassati. Sono 29 i punti conquistati sui 54a disposizione, media punti a gara che non arriva nemmeno a 2: difatti si attesta ad un modesto 1,61.

Le cose non sono migliorate all’Arechi con l’avvento di Sannino. In sette apparizioni casalinghe 3 vittorie, 3 pareggi ed una sconfitta. 12 i  gol segnati (sesto attacco interno della B, meglio solo Frosinone, Entella, Spal, Verona e Cittadella) e 8 quelli  subiti. Conquistati 12 punti sui 21 disponibili. Rendimento deficitario di 1,71 punti a partita interna. I numeri dimostrano che l’Arechi, almeno in questa continuano a non essere alleato dei granata che hanno battuto Trapani, Benevento e Ternana ma che ora sono chiamati a vincere un altro scontro diretto contro la ProVercelli.

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