Il fenomeno dello spreco alimentare è tra i risvolti più negativi della società occidentale, nella quale il cibo ha smesso di essere sinonimo di nutrimento ed è divenuto oggetto di consumismo. Si mangia per noia, per stare in compagnia, si produce per “business”, e il risultato è una iper produzione alimentare con conseguente spreco in filiera che si concentra nella fase di distribuzione ma anche in quella di consumo.
I bambini dell’istituto Barra, durante il primo laboratorio tenutosi lo scorso 9 novembre, hanno infatti potuto constatare di persona, osservando alcuni prodotti smaltiti da un supermercato, che solo una piccolissima percentuale di essi era scaduta e quindi non più consumabile, mentre i restanti erano stati scartati in prevalenza semplicemente a causa del packaging rovinato. Tutto ciò in totale contrapposizione con il fenomeno della denutrizione dilagante, nel mondo ma anche nelle nostre città, e con la impellente necessità di riduzione di rifiuti.
Durante i successivi incontri i ragazzi saranno invece impegnati nella valutazione dello scarto alimentare domestico e scolastico e nella formulazione di idee e buone prassi da suggerire alla città e alle amministrazioni. Disegni, collage e colori su carta daranno vita a una divertente esposizione narrativa scolastica che concluderà questa esperienza formativa.