“Il nostro impegno per la sicurezza e la tutela dei lavoratori all’interno dello scalo portuale – ha sottolineato Gallozzi – è senza alcun dubbio la priorità assoluta e prevalente, alla base di ogni ragionamento sulle dinamiche di crescita o di decrescita dei traffici. Né sarebbero minimamente accettabili letture strumentali di quanto è purtroppo, accaduto da parte di chicchessia.
Il Porto, come luogo di lavoro, è presidiato tutti i giorni dalle Istituzioni competenti, Capitaneria, Autorità Portuale, Polizia, che proprio in materia di sicurezza svolgono con grandissima dedizione un compito attento e capillare. Deve prevalere, come per la verità constatiamo già da tempo, il senso delle responsabilità di tutti e di ciascuno di noi. Ben vengano, quindi, gli accertamenti e gli approfondimenti tecnici che le Autorità Inquirenti hanno predisposto. Ogni aspetto dell’episodio di martedì scorso va chiarito fino in fondo”.
“Riteniamo – ha aggiunto Gallozzi – che sul versante della sicurezza tutti sono chiamati a fare la propria parte: imprese, sindacati ed istituzioni. La sicurezza sul lavoro è un valore fondante ed inalienabile, sul quale siamo tutti massimamente impegnati. Dobbiamo però sempre pensare che si possa fare ancora di più. La sfida si vince o si perde insieme: non ci sono parti e controparti in campo.
Sarebbe una lettura sbagliata e fuorviante. Assotutela si farà promotrice una riunione specifica con le forze sindacali, con l’Autorità Portuale e l’Autorità Marittima per condividere ogni iniziativa utile per avviare una nuova grande campagna di sensibilizzazione e di formazione alla sicurezza, nella consapevolezza che l’unità di intenti resta l’unica strada per migliorare sempre di più le condizioni di un ambiente di lavoro di per sé complesso e non privo di rischi come lo sono tutti i porti del mondo”.